Sam Kerr afferma che il rinvio delle Olimpiadi avrà un forte impatto su di lei e le sue connazionali, le australiane potranno fermarsi e avere una pausa (più che necessaria) poiché a partire dal 2021 dovranno affrontare ben quattro anni consecutivi di importanti tornei.

Il capitano delle Matildas ha spiegato che l’interruzione causata dalla pandemia di COVID-19 per loro significherà poter fare uno stop ora, ma anche non avere più soste dai maggiori tornei fino al 2025.

Le migliori calciatrici australiane avrebbero dovuto fermarsi dopo Tokyo 2020, per poi riprendere con il loro normale ciclo di tornei – che comprende la Coppa d’Asia, la Coppa del Mondo e le Olimpiadi, insieme alle varie partite di qualificazione e amichevoli. Ma con le Olimpiadi rimandate all’anno prossimo, le Matildas affrontano un ciclo costante di importanti competizioni e tornei, che si concluderà solo dopo Parigi 2024.

“Ovviamente sappiamo già cosa vorrà dire per noi giocare non-stop per i prossimi 5 anni, ma dobbiamo entrare nella mentalità di dover affrontare le Olimpiadi del prossimo anno, poi la Coppa d’Asia, poi la Coppa del Mondo, e poi di nuovo le Olimpiadi. E questo spaventerebbe chiunque.”

“Non c’è spazio per gli infortuni, non c’è spazio per commettere errori nelle qualificazioni, non c’è spazio per il tempo libero e per la propria famiglia, e non c’è spazio per le ragazze della nostra squadra che saranno in gravidanza – questo è quello che ci preoccupa maggiormente. La gente con capisce quanti sacrifici dobbiamo fare nel calcio femminile.”

Le Matildas si sono già qualificate per Tokyo 2021 grazie alla sfida di andata e ritorno con il Vietnam giocata a marzo, e dopo le Olimpiadi, si recheranno in India per la Coppa Asiatica femminile del 2022. Inoltre l’Australia è in lizza per ospitare la Coppa del Mondo femminile del 2023.

“Cerco di non pensare troppo in là, non voglio sentire la pressione, avevo già programmato il mio intero 2021 ma ora le cose sono cambiate radicalmente”, ha detto Kerr a Fox Sport.

“Pensare che i prossimi cinque anni saranno solo lavoro, lavoro e lavoro ci mette in difficoltà, so che la gente dirà che avremo quest’estate per riposarci e ricaricarci, ma questa non la considero una pausa perché siamo in lockdown e continuiamo ad allenarci. E’ ovviamente una cosa diversa.”

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