La stagione della FA Women’s Super League è ormai finita. Il campionato è stato tartassato dal Covid con continui rinvii e giornate mai complete. Passato il periodo critico però, la FWSL è stato uno dei tanti motori di ripartenza per l’Inghilterra, uno dei primi Paesi europei ad uscire dalla fase peggiore. La pandemia ha influenzato il tutto, ma la lotta è stata comunque avvincente e emozionante. Vediamo insieme i giudizi di fine stagione delle quattro mine vaganti della classifica. 

Everton
La stagione era iniziata con aspettative relativamente alte. L’acquisto di una star come Valerie Gauvin aveva galvanizzato l’ambiente che ha sfruttato la situazione per partire con il piede giusto. Però, a lungo andare, le Toffees hanno ceduto sotto i colpi delle big. Il divario è ancora troppo ampio per essere colmato, ma la società ha iniziato ad investire seriamente nella selezione femminile. Intanto il quinto posto rimane un buon risultato da cui ripartire. 

Brighton
Rispetto al nono posto dello scorso anno, i passi avanti sono stati enormi. Hope Powell ha plasmato la squadra sul proprio gioco influenzando anche la crescita delle giovani all’interno della rosa (grande protagonista del campionato). Non sono mancati gli sgambetti alle prime della classe: il pareggio contro i City e la vittoria ai danni dello United hanno dato grandi soddisfazioni alle Seagulls. 

Reading
Un piccolo downgrade per le ragazze del Berkshire guardando lo scorso campionato, ma la qualità è rimasta. Anche loro hanno dimostrato di poter giocarsela con le grandi dando filo da torcere in ogni big match. L’anno non è stato neanche dei più lineari tra il ritiro di Fara Williams e l’annunciato addio di Angharad James, giocatrici chiave per la formazione. Ora toccherà alla governance colmare dei buchi importanti e puntare alle prossime dispute.   

Tottenham
Tra le squadre imprevedibili, il Tottenham c’entra ben poco. Le Spurs hanno giocato l’ennesima stagione anonima, nonostante l’arrivo di Alex Morgan (seppur rimasta qualche mese). Il blasone della società farebbe sperare in qualcosa di più, ma a quanto pare il patron Levy non guarda più di tanto la squadra femminile.