La Svezia può essere considerata una contendente al titolo della FIFA Women’s World Cup? Con uno stile definito, giocatrici d’élite in ogni reparto e podio nel Mondiale in Francia nel 2019 e alle due Olimpiadi più recenti, francamente: come possono non esserlo? La FIFA ha messo in evidenza cinque delle stelle sulle quali sono riposte le speranze svedesi:

Filippa Angeldal

Ruolo: Centrocampista Data di nascita: 14 luglio 1997

Mentre l’elegante Caroline Seger, la giocatrice con più presenze in Europa, è stata selezionata per la quinta Coppa del Mondo femminile, è ora il compito di Angeldahl quello di essere la centrocampista centrale chiave della Svezia. La centrocampista del Manchester City, che compirà 26 anni la settimana prima dell’inizio di Australia e Nuova Zelanda 2023, arriva al torneo con il suo status e la sua fiducia ai massimi storici. Un’estensione del contratto con il City riflette le sue prestazioni sempre più influenti per la squadra inglese all-star, e la sua capacità di mantenere il possesso e dettare il gioco da una posizione profonda sarà sicuramente una caratteristica della campagna svedese.

Stina Blackstenio

Ruolo: Attaccante Data di nascita: 5 febbraio 1996

Atletica, intelligente e piena di energia, Blackstenius è emersa per la prima volta come una superstar quando si è fatta strada nelle competizioni giovanili UEFA e FIFA, segnando un sacco di gol, da adolescente. Gli anni successivi l’hanno vista succedere a Lotta Schelin come l’attaccante più potente della nazionale maggiore svedese, e la sua capacità e volontà di pressare la rendono il punto focale perfetto nel sistema offensivo di Peter Gerhardsson. “Dico sempre che uno dei miei migliori difensori è il nostro centravanti”, ha osservato in precedenza. L’attaccante dell’Arsenal era alle prese con un infortunio nella preparazione di UEFA Women’s EURO e, se riuscirà ad arrivare alla Coppa del Mondo femminile in forma, le avversarie della Svezia ne pagheranno sicuramente le conseguenze.

Maddalena Eriksson

Ruolo: Difensore Data di nascita: 8 settembre 1993

La solidità difensiva è sempre stata un punto di orgoglio per le squadre svedesi e, nell’attuale generazione, Eriksson è l’alfiere di quel reparto. La 29enne, che può giocare a sinistra ma si trova più spesso al centro della difesa, è stata un fulcro delle squadre svedesi che hanno vinto l’argento olimpico a Rio e Tokyo, e che hanno battuto l’Inghilterra conquistando il bronzo ai Mondiali in 2019. Dopo essersi affermata come capitano del Chelsea e aver vinto cinque titoli inglesi durante uno scintillante periodo di sei anni a Londra, si è recentemente trasferita in un’altra delle superpotenze europee, unendosi al Bayern Monaco insieme alla sua compagna, l’attaccante danese Pernille Harder.

Sofia Jakobsson

Ruolo: Ala Data di nascita: 23 aprile 1990

Jakobsson è stata sinonimo di successo svedese nell’ultimo decennio o giù di lì, ed è stata senza dubbio la migliore giocatrice della squadra a Francia 2019. Si è sicuramente dimostrata una giocatrice per la grande occasione segnando ed è stata nominata Giocatore della partita nelle vittorie contro la Germania e l’Inghilterra che ha aperto la strada a un altro bronzo ai Mondiali. Anche se ora ha 33 anni e si avvicina alla sua quarta Coppa del Mondo, la stella del San Diego Wave – che in precedenza ha rappresentato Chelsea, Bayern Monaco e Real Madrid – rimane una forza potente. Le sue corse prepotenti sulla fascia destra sembrano sicuramente una caratteristica dell’attacco della Svezia in queste finali globali.

Fridolina Rolfo

Ruolo: Ala Data di nascita: 24 novembre 1993

In forma attuale, Rolfo è la giocatrice svedese da tenere d’occhio in Australia e Nuova Zelanda. Certamente arriva in questa Coppa del Mondo giocando il miglior calcio di una carriera già impressionante, dopo aver coronato una stagione stellare con il gol che ha vinto un’emozionante finale di UEFA Women’s Champions League. Velocità, potenza, brio e un comprovato fiuto per il gol fanno del 29enne uno degli attaccanti più pericolosi del calcio mondiale in questo momento. Se raggiungerà la forma potrebbe arrivare a raggiungere i suoi elevati standard, la medaglia della Champions League potrebbe avere compagnia entro la fine di agosto.

Chiara Frate
Chiara Frate, attualmente iscritta al corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale, coltiva la passione per il giornalismo sportivo ed il calcio, sia femminile sia maschile. Attualmente è redattrice di SportdelSud, un giornale sportivo innovativo di partecipazione popolare che le ha offerto l'opportunità di mettersi alla guida di un progetto imprenditoriale nel settore della comunicazione. Conosce l'inglese, il francese, lo spagnolo e sta imparando anche il portoghese. Sempre pronta a schierarsi a favore della parità di genere, il riscatto delle donne e l’impegno costante e instancabile verso un nuovo approccio culturale anche dal punto di vista sportivo.