Photo Credit: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Giulia Galli è una delle principali protagoniste del grande cammino dell’Italia al Mondiale femminile U-17 in Marocco, finora. L’azzurrina ha realizzato cinque reti e un assist, trascinando la squadra di Viviana Schiavi fino ai quarti di finale. Numeri impressionanti che hanno portato la Nazionale a vincere il girone in questa competizione per la prima volta nella sua storia, dopo il secondo posto ottenuto nel 2014. Una doppietta è un assist contro la Costa Rica nella gara inaugurale, due gol contro le padrone di casa del Marocco e una rete contro il Brasile nell’ultima gara della fase a gironi. Con cinque gol, Giulia Galli ha già eguagliato il numero di reti che sono bastate a Pau Comendador per vincere la Scarpa d’oro della scorsa edizione del torneo. Il record di gol in una singola edizione del Mondiale U-17 femminile è di 8 e chissà che Giulia non possa eguagliarlo o batterlo addirittura. Per provare a farlo, dovrà continuare a essere protagonista dell’Italia che affronterà il Messico nei quarti di finale della competizione, domenica 2 novembre alle ore 20:00. Nel frattempo, la giovane calciatrice della Roma ha raccontato alla FIFA della sua passione per il calcio, dei suoi idoli e delle sue ambizioni.

FIFA: Siete ai quarti di finale. Come sta proseguendo l’esperienza al Mondiale in Marocco?

Penso che tutta questa esperienza sia stata molto costruttiva. Siamo un gruppo di ragazze che hanno lo stesso obiettivo in testa. Vogliamo vincere quante più partite possibile e dimostrare al mondo chi è l’Italia.

Cosa significa per te rappresentare l’Italia in un torneo come questo?

Indossare la maglia azzurra è un grandissimo orgoglio, perché mi fa pensare a tutti i sacrifici che ho fatto per essere qui. Dedico questo traguardo alla mia famiglia che mi ha permesso di vivere la mia passione nel miglior modo possibile. Sono molto contenta di rappresentare l’Italia in questo torneo.

Cosa rende così forte questa squadra?

La passione che abbiamo ci rende molto forti. Parte già tutto dall’inno. Il gruppo, lo staff… siamo tutti molto uniti.

Come vi state preparando per la prossima partita contro il Messico?

Cerchiamo, innanzitutto, di recuperare tutte le energie possibili per poi arrivare alla partita in condizioni ottimali per esprimerci nel miglior modo possibile. Nessun avversario va sottovalutato, perché ogni squadra è arrivata fin qui per un motivo e non in maniera casuale.

Hai avuto già diverse esperienze a livello professionistico con il tuo club, giocando in Serie A e in Champions League. Cosa significa per te indossare la maglia della Roma?

Sono nata e cresciuta a Roma, perciò giocare per la Roma e arrivare fino in prima squadra è un percorso che mi rende orgogliosa. Per me vale tantissimo essere in questa squadra, do il massimo in ogni allenamento per migliorare sempre di più. Sono felice di tutto questo. Penso che nel club dove sono c’è un gruppo che mi sostiene tanto, ogni giorno, in ogni allenamento, anche tutto lo staff. Allenarsi con delle grandi professioniste ti dà la mentalità giusta per essere più determinata e poter aiutare le compagne in tutte le situazioni.

Quando hai iniziato a giocare a calcio?

Ho iniziato a giocare al calcio al parco, quando andavo con i miei genitori e mio fratello. Mi lanciavo nei gruppetti di ragazzi, anche se all’inizio non volevano farmi giocare, in quanto ragazza. A volte, delusa, sono tornata piangendo a casa, ma i miei genitori, vedendo che giocare a questo sport mi rendeva felice, mi hanno iscritta a una scuola calcio. Ho giocato tre anni con i ragazzi, poi sono passata alla Roma.

Chi ti ispira di più nel mondo calcistico?

Nel calcio femminile mi ispiro tanto alla mia compagna di squadra di club Emilie Haavi, ogni giorno cerco sempre di imparare qualcosa da lei, mi aiuta molto anche a livello personale. Sono molto contenta di giocare con lei. Per quanto riguarda il calcio maschile, mi piace molto lo stile di gioco di Vinicius Jr., veloce e tecnico.

Quali sono i tuoi obiettivi in carriera e le tue caratteristiche principali?

Ogni giorno cerco di non accontentarmi mai e di crescere sempre di più. Provo a dare sempre il massimo. Penso che la rapidità e la velocità, insieme al tiro, siano le mie caratteristiche migliori. Quelle di un attaccante, insomma.

Come state vivendo l’esperienza in Marocco al di fuori del campo?

Nel tempo libero qui in Marocco ho passato tanto tempo con le mie compagne, giocando e crescendo come gruppo. Nei giorni liberi siamo anche andate a mangiare qualcosa fuori, facendo un giro per la città, vivendo momenti davvero piacevoli. Mi piace viaggiare e visitare posti nuovi, sono molto contenta di essere qui.

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