Le giocatrici della Nazionale Femminile del Brasile hanno protestato apertamente contro le molestie sessuali prima del match amichevole di venerdì 11 giugno contro la Russia. Le indagini sono state aperte e la persona coinvolta nelle accuse è Rogério Caboclo, già accusato una settimana fa davanti al Comitato Etico della Federazione Calcistica del Brasile e già sospeso per 30 giorni per le stesse accuse.

Contro il presidente della Federazione del Brasile Caboclo vi sono prove come registrazioni, messaggi e conversazioni fornite da un ex membro dello staff. Nonostante ciò, Caboclo nega ogni illecito.

Le calciatrici brasiliane hanno usato i loro i loro canali media per diffondere l’accaduto e protestare:  
“Ogni giorno migliaia di persone sono colpite e non rispettate da molestie morali e sessuali, soprattutto noi donne. Dire no alle molestie va oltre le parole, si tratta di azioni. Sproniamo donne e uomini a denunciarlo!”

Durante la partita con la Russia, vinta poi dalle brasiliane per 3-0, le giocatrici sono apparse con uno striscione con la scritta “No alle molestie”. La superstar Marta, ha detto riguardo la situazione: “Non stiamo giudicando in anticipo (Caboclo), ma i fatti sono lì per essere investigati. Dovevamo mostrare la nostra posizione”.

Coach Pia Sundhage ha descritto l’accusa contro Caboclo come molto grave:
“Abbiamo parlato con gli atleti, li abbiamo informati di quello che stava succedendo e tutti hanno avuto l’opportunità di parlarne. Ognuno di noi deve avere la responsabilità di ciò che risponde. Siamo stati un po’ sopraffatti da tutta quella situazione, ma ora è importante concentrare nuovamente la nostra attenzione sul campo”.

I giocatori della Nazionale Maschile del Brasile non hanno parlato della squalifica di Caboclo.

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