Seconda uscita azzurra, dopo il debutto convincente per 3 a 0 contro la Moldova, in Croazia la nostra Nazionale cerca un altra buona prestazione.
La ricetta di Milena Bertolini, per la gara di oggi, è cattiveria e determinazione: “un gioco diverso di quanto visto a Trieste, la Croazia è una squadra molto più fisica ed il livello si alza, occorrerà che l’atteggiamento sia diverso fin dai primi minuti”.
Anche in questa gara viene riproposto il modulo (4-4-2) visto a Trieste: Giacinti-Girelli, di solito Milena le usava a tempi alterni, in queste qualificazioni sono state messe entrambe in campo dal primo minuto per vincere tutte le gare possibile per staccare il “pass mondiale”. Con l’infortunio al menisco di Giuliano giocherà al centro campo Aurora Galli, la nostra prima italiana a militare nel campionato Inglese (nell’Everton), ed al suo fianco Caruso al posto di Rosucci.
La Croazia con lo stesso modulo, il 5-4-1, che l’ ha vista perdere nella gara di apertura contro la Romania, si presenta subito al tiro ma Giuliani chiude bene.
Le fughe in fascia di Bergamaschi e le conclusioni di Giacinti spezzano il fiato alle avversarie. Dalla fuga di Aurora Galli nasce una stupenda punizione per l’Italia, Cernoia e super a calciare la palla, cogliendo la traversa piena, è il capitano Sara Gama a trovare il gol del vantaggio calciando, di destro, da fuori area.
Le azzurre mettono molta pressione alle avversarie e con l’ottimo inserimento di Caruso: con il suo cross preciso, per la testa di Giacinti, nasce il doppio vantaggio per le nostre ragazze.
Un primo tempo dove l’Italia giocando semplice, nei larghi spazi che la Croazia concede al centro campo, crea molto sulle verticalizzazioni e porta il baricentro alto affollando, in più occasioni, l’area piccola delle avversarie: rientrando così al riposo con il meritato 2 a 0.
Ripresa che vede l’ingresso di Martina Lenzini, con l’uscita di Sara Gama, nella sua quarta presenza in azzurro.
Barbara Bonansea parte alla grande, in fuga nella fascia destra, che serve in area piccola Giacinti portando lo score sul 3 a 0, che segnala la sua doppietta di giornata. Poco più tardi e Girelli ad insaccare a rete, segnando il suo 47 gol in Nazionale, e chiudendo le speranze alle avversarie.
Con il risultato in tasta, Milena Bartolini effettua i cambi, inserendo Boattin e Cantore portando fiato alle sue ragazze.
Al sessantunesimo minuto, proprio quando le nostre ragazze stavano per calciare il settimo calcio d’angolo, l’illuminazione artificiale del piccolo stadio Croato: “Stadion Branko Čavlović-Čavlek “ si è stranamente spenta, cose che possono capitare negli impianti di questa piccola entità, e l’arbitro sospende la gara e manda tutti negli spogliatoi.
Dopo oltre quarantacinque minuti viene finalmente ripresa la partita ma il risultato non cambia. Le ragazze di Milena Bertolini non solo gestiscono il risultato ma nonostante l’espulsione di Laura Giuliani con il finale di gara in dieci vanno a segno ancora con Cernoia, su rigore, portando a cinque le reti azzurre e portano a casa un’ altra ottima prestazione e tre preziosi punti.
Gara sicuramente molto bella, giocata con tanta esperienza in campo, e tatticamente sfruttando tutte le occasioni possibili. Sicuramente rispetto la partita contro la Moldova, che ha messo nella difesa la sua arma segreta, le Croate si sono rivelate più fisiche ma con diversi spazi difensivi più vulnerabili.
Con questo risultato la nostra Nazionale si porta in testa al girone, con due vittorie, sette gol in attivo e zero subiti in attesa di vedere l’andamento delle avversarie nello stesso girone.