Dopo cinque settimane di votazioni, è stata annunciata la prima Squadra dell’Anno femminile votata dai lettori di UEFA.com.

La Squadra dell’Anno 2020

Tutti gli utenti che hanno inviato il loro voto parteciperanno a un sorteggio per vincere un viaggio VIP per le finali di UEFA Champions League maschile e femminile. Puoi guardare la Squadra dell’Anno 2020 maschile qui.

Le due squadre vincenti rispecchiano i voti dei tifosi parallelamente ai traguardi raggiunti dalle giocatrici e alle prestazioni nell’anno solare, convalidate dagli osservatori tecnici UEFA.

Sarah Bouhaddi (Lyon e Francia)
UEFA Women’s Champions League: 5 presenze (2 partite senza subire gol)
Competizioni nazionali: 15 (12)
Francia: 1 (1)
Totale: 21 (15)

Ha vinto sette UEFA Women’s Champions League (eguagliando un record e meritando il titolo di miglior portiere della stagione) e i due trofei nazionali per l’ottava volta con il Lione, subendo appena sette gol in tutto l’anno.

Lucy Bronze (Lyon/Manchester City e Inghilterra)
UEFA Women’s Champions League: 5 presenze (2 partite senza subire gol)
Competizioni nazionali: 20 (12)
Inghilterra: nessuna presenza
Totale: 25 (14)

Giocatrice dell’anno 2019 per la UEFA e del 2020 per la FIFA, Bronze ha vinto la terza UEFA Women’s Champions League in tre stagioni con il Lione. Il terzino destro è stato splendido in finale contro il Wolfsburg, quindi è tornata al Manchester City e ha vinto la FA Women’s Cup a Wembley.

Kadeisha Buchanan (Lyon e Canada)
UEFA Women’s Champions League: 5 presenze (2 partite senza subire gol)
Competizioni nazionali: 16 (11)
Canada: 6 (4)
Totale: 27 (17)

In assenza di Griedge Mbock Bathy, ha affiancato Wendie Renard al centro della difesa e ha contribuito a un’altra travolgente stagione del Lione. Ha anche collezionato la 100ª presenza nel Canada a soli 24 anni.

Wendie Renard (Lyon e Francia)
UEFA Women’s Champions League: 4 presenze (1 partita senza subire gol)
Competizioni nazionali: 19 (14)
Francia: 4 (4)
Totale: 27 (19)

Vincitrice della settima UEFA Women’s Champions League da capitano del Lione, nonché miglior difensore della stagione nel torneo, è anche la detentrice del record di presenze nella competizione e ha segnato il gol della vittoria in semifinale contro il Paris Saint-Germain. Nel discorso di Capodanno, il presidente Emmanuel Macron ha detto che Renard ha fatto sognare la nazione “in questo periodo grigio”.

Magdalena Eriksson (Chelsea e Svezia)
UEFA Women’s Champions League: 2 presenze (2 partite senza subire gol)
Competizioni nazionali: 21 (11)
Sweden: 8 (5)
Totale: 31 (18)

Il laterale sinistro ha vinto FA Women’s Super League e Coppa di Lega con il Chelsea, oltre alla FA Women’s Community Shield a Wembley, e ha contribuito alla qualificazione della Svezia a UEFA Women’s EURO 2022.

Kheira Hamraoui (Barcellona e Francia)
UEFA Women’s Champions League: 3 presenze (1 gol)
Competizioni nazionali: 14 (2)
Francia: nessuna presenza
Totale: 17 (3)

Hamraoui ha segnato ai quarti di finale di UEFA Women’s Champions League contro l’Atlético ma è stata forse più importante per il suo ruolo di contenimento a metà campo.

Amandine Henry (Lyon e Francia)
Women’s Champions League: 3 presenze (0 gol)
Competizioni nazionali: 18 (3)
Francia: 4 (0)
Totale: 25 (3)

Poche giocatrici sono più complete, astute e operose di Henry, fondamentale per gli ultimi successi del Lione, anche se un infortunio ai quarti di UEFA Women’s Champions League le ha impedito di disputare le ultime fasi del torneo. Nonostante la vittoria del Lione in semifinale e in finale ad agosto, la sua mancanza si è fatta sentire molto.

Sara Björk Gunnarsdóttir (Wolfsburg/Lyon e Islanda)
UEFA Women’s Champions League: 5 presenze (1 gol)
Competizioni nazionali: 14 (3)
Islanda: 7 (2)
Totale: 26 (6)

Vincitrice di un altro campionato con il Wolfsburg, Gunnarsdóttir è passata al Lione a luglio e ha subito contribuito alla vittoria della UEFA Women’s Champions League in finale contro la sua ex squadra. Inoltre, ha raggiunto UEFA Women’s EURO 2022 con la nazionale ed è stata votata personaggio sportivo dell’anno in Islanda nel 2020.

Daniëlle van de Donk (Arsenal e Olanda)
UEFA Women’s Champions League: 1 presenza (0 gol)
Competizioni nazionali: 23 (3)
Olanda: 6 (3)
Totale: 30 (6)

L’Arsenal sfrutta appieno la versatilità a centrocampo di Van de Donk schierandola sia in ruoli offensivi che difensivi. È anche una delle giocatrici più importanti dell’Olanda, che ha raggiunto UEFA Women’s EURO 2022 e cercherà di difendere il titolo.

Delphine Cascarino (Lyon e Francia)
UEFA Women’s Champions League: 5 presenze (0 gol)
Competizioni nazionali: 19 (2)
Francia: 7 (1)
Totale: 31 (3)

L’esterno è stato devastante ad agosto in UEFA Women’s Champions League, meritando il titolo di miglior giocatrice della finale contro il Wolfsburg e ispirando i primi due gol della gara, vinta 3-1.

Pernille Harder (Wolfsburg/Chelsea e Danimarca)
UEFA Women’s Champions League: 5 presenze (5 gol)
Competizioni nazionali: 23 (13)
Danimarca: 8 (5)
Totale: 36 (23)

Prima giocatrice votata UEFA Women’s Player of the Year per la seconda volta, Harder è stata prolifica più che mai, vincendo i due trofei nazionali con il Wolfsburg e raggiungendo la finale di UEFA Women’s Champions League (è stata anche votata miglior attaccante del torneo). Quindi, è passata al Chelsea e ha centrato la qualificazione a UEFA Women’s EURO 2022 con la Danimarca.

Credit Photo: https://it.uefa.com/womenschampionsleague/