“Sarà una partita tosta da vivere con slancio ed entusiasmo. L’avversario lo ha già descritto Middag, avendo lei vinto con loro. Siamo a conoscenza dei loro punti di forza. Noi siamo qui meriti nostri, per la nostra storia e per quanto fatto a Praga. E’ un’occasione importante di giocare contro una squadra che ha tutte le carte in regola per alzarla la Champions League”. Guarda alla partita di domani con fiducia e gioia Antonio Cincotta. Il tecnico è apparso in conferenza stampa alla vigilia del ritorno degli ottavi di Uefa Women’s Champions League contro il Manchester City. Inizio previsto per le 14.30 di domani allo stadio Artemio Franchi di Firenze.

Sul percorso da fare per ridurre il divario tra Italia e resto d’Europa
La Fiorentina ha sempre operato bene in campo europeo. Come ho già detto più volte, questa è la terza volta che siamo agli ottavi di finale su quattro partecipazioni totali. Quando nei sorteggi ci capitano formazioni come il City si intravede l’enorme divario che c’è tra il nostro movimento e il loro. Per equiparare le nostre prestazioni alle loro dobbiamo ancora crescere molto. Siamo molto attenti a come si muovono, a quello che fanno per raggiungere tale livello. Noi ancora non ci siamo; ci vorrà del tempo.

A proposito degli infortuni e sulle motivazioni della Fiorentina?
E’ la stagione più difficile della nostra storia. Non ci era mai capitato di affrontare le sfide quotidiane con oltre il 50% delle calciatrici indisponibili, chi per un motivo chi per l’altro. Oggi nel corso della rifinitura una delle nostre ragazze ha accusato una forte stanchezza ma non possiamo permetterci il turnover. Siamo con numeri straordinariamente bassi. Alle mie atlete cerco di trasmettere due cose: il dovere di onorare la maglia e mantenere un’unità d’intenti. Ognuna deve sacrificarsi. Oramai coesistiamo con grande motivazione alle difficoltà estreme facendo il meglio che possiamo con quello che abbiamo.

Che lezioni ha imparato durante questa competizione?
Abbiamo constatato la differenza che c’è con le grandi d’Europa. Lo ha imparato la Fiorentina così come tutte le squadre italiane che hanno partecipato a questa kermesse, e che vi parteciperanno. Nei prossimi anni quello che attualmente sembra un gradone insormontabile deve essere ridotto ad un gradino che possiamo tranquillamente salire e scavallare. Gare come quella di domani sono complicate da giocare ma non impossibili da vincere.

Come ha visto la gara di Manchester?
Siamo molto rammaricati, perché nelle ultime due partite non abbiamo ottenuto quanto meritavamo sul campo. In Inghilterra la nostra prestazione è stata importante. Anche con il Sassuolo abbiamo giocato benissimo ma siamo usciti dal Ricci con zero punti. La nostra bravura, se escludiamo i primi cinque minuti, è stata quella di resistere per oltre ottanta minuti agli attacchi di una corazzata. Le prestazioni non sono mai occasionali ma dipendono dall’impegno messo in campo da parte delle giocatrici.

Cosa ha detto alle ragazze al termine della rifinitura?
Mi sono complimentato di nuovo con loro. Abbiamo rivisto il match contro il Manchester ed ho fatto loro notare la loro bravura sulla chiusura degli spazi e sulle ripartenze. Questa è l’unica tipologia di partita che puoi permetterti contro le squadre più forti. Domani proveremo ad emulare la prestazione della settimana scorsa. Arriviamo all’impegno con tanta motivazione che annulla persino la stanchezza. Siamo orgogliosi di rappresentare l’Italia e Firenze nell’Europa calcistica. Quindi onoreremo questa occasione.

Quali aspetti del Manchester City la preoccupano maggiormente?
Middag ha detto prima che loro verranno qui per dare il 101%, e già questa è una cosa preoccupante. Hanno una fisicità incredibile senza togliere la presenza di campionesse del mondo in rosa. Lavorando insieme siamo riusciti ad arginare le loro abilità e possiamo farlo nuovamente. Onoriamo questo impegno, Firenze e la proprietà mettendocela tutta.