Credit Photo: Andrea Amato

Un palcoscenico di prestigio all’ Allianz Stadium, per gli oltre settemila spettatori presenti, per la  seconda giornata del Gruppo C della UEFA Champions League 2022 tra la Juventus e l’ Olympique Lione.

Le ragazze di Montemurro affrontano le campionesse in carica d’Europa del Lion. La Juventus Women nel debutto in Champions ha battuto per 2-0 in Svizzera lo Zurigo, issandosi momentaneamente al primo posto del girone, a pari merito con l’Arsenal.

L’ Olympique Lione è la squadra che negli ultimi due anni ha eliminato le piemontesi: l’anno scorso ai quarti di finale, l’anno precedente ai sedicesimi (non era ancora presente il format a gironi per la Champions League femminile). Resta ancora nelle menti dei tifosi bianconeri l’andata dei quarti dell’anno scorso, giocata proprio allo Stadium e vinta 2-1 in rimonta dalle bianconere; le francesi al ritorno furono poi in grado di ribaltare il risultato vincendo 3-1 e qualificandosi per la loro dodicesima semifinale di Champions.

Juventus che arriva dalla prima sconfitta stagionale in campionato, avendo perso 4-3 il big match contro il Milan di Ganz, sabato scorso, ma le bianconere rispetto alla partita di domenica recuperano Bonansea in avanti e sopra tutto tra i pali Peyraud-Magnin.

Un 4-4-3 che Montemurro propone contro lo speculare modulo di Bompastor, che però ha tra le Indisponibili: Hegerberg, Mbock, Carpenter, Marozsan, Macario; per una sfida di altissimo livello. Primi quindici minuti, come predetto dal tecnico bianconero “di fuoco”, con le padrone di casa sulla difensiva e con le ospiti con una ottima propensione in avanti. Le campionesse d’Italia affrontano questo match con troppo timore, a tratti in affanno, lasciando alle francesi troppo campo e gioco con il portiere Juventino costretta a fare i miracoli, ma è la centrocampista Horan dopo appena diciassette minuti a portare in vantaggio il Lione. Un primo tempo che regala poco in termini d’ attacco per le padrone di casa che si limitano più a gestire palla che a provare ad impensierire il Lione. Sul finale di tempo le padrone di casa non fruttano, con Beerensteyn, l’ottima possibilità alla finalizzazione a rete e lasciano il terreno di gioco in svantaggio di un gol.

Ripresa che vede la Juventus entrare con ben altro piglio: più sicure di se e più partecipi a cercare, come squadra, a proiettarsi in area avversaria. Aggressione che porta i suoi frutti e grazie alla cavalcata in fascia di Barbara Bonansea, che imbuca una sfera raso terra, ed alla complicità di una giocatrice avversaria (M. Malard) la palla s’infila in porta per l’ 1 a 1. Gara che si ravviva, con scambi di fronte veloci e dinamici, le ospiti sempre molto pronte e ben posizionate a sfruttare ogni spazio concesso cercano di riprendere in mano una gara che sembrava già chiusa, la Juve dopo la rete del pareggio trova coraggio e si porta in avanti con pericolosità. Montemurro effettua i cambi e porta più fluidità al gioco cercando di mantenere campo e risultato, Bompastor risponde ma il tempo è tiranno e tra i due non resta che la stretta di mano ai tre fischi dell’arbitro: che porta il primo punto alle francesi ed il 4 per la Juventus che alla vigilia avrebbe firmato per questo risultato.

Un prezioso punto che vale come una vittoria, per come si era messa in avvio di gara la partita, ma che le padrone di casa potevano anche vincere poichè le sue avversarie nella ripresa sono state meno precise ed hanno concesso spazio alle bianconere. La qualificazione è ancora lunga ma questo avvio delle Campionesse d’Italia in Champions League è sicuramente molto positivo.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.