«Procede tutto bene e siamo ottimisti sulla riuscita dell’evento. Ci sono indicazione che allo stadio ci saranno 15mila spettatori». L’ex arbitro internazionale Roberto Rosetti è il coordinatore degli eventi che ruotano intorno alla finale di giovedì di Champions femminile tra Wolfsburg e Lione (fischio d’inizio alle ore 18).

Rosetti, riempire lo stadio con il calcio femminile in Italia è un’impresa…
«Ci saranno tante famiglie e tanti bambini. Avremo più di 2mila studenti, di scuole di ogni ordine e grado, che sono stati coinvolti in questi mesi dal settore scolastico della Figc. Sono stati organizzati numerosi tornei femminili che hanno coinvolto squadre miste nelle medie e squadre di bambine Under 12. Le premiazioni avverranno prima della partita e le finali si giocheranno nel villaggio che sarà allestito fuori dallo stadio».

All’esterno si svolgerà il Women’s Grassroots Festival…
«Sì, sarà un villaggio per coinvolgere tutti i protagonisti del percorso che abbiamo svolto con la città di Reggio». 

Tra il pubblico sono attesi anche tanti giovani giocatori di calcio…
«Ci aspettiamo 4.000 bambini e bambine provenienti da tutte le scuole calcio e i settori giovanili di Reggio e delle province limitrofe». 

Ci sarà anche un evento dedicato agli abitri.
«Dalle 14.30 alle 16.30 all’Auditorium Malaguzzi si svolgerà un seminario con Pierluigi Collina, Nicola Rizzoli e il sottoscritto. Farà gli onori di casa Sergio Zuccolini, presidente regionale degli arbitri. Sono attesi 400 arbitri emiliani e di altre regioni, che poi andranno allo stadio». 

Al Mapei ci sarà anche un po d’ intrattenimento…
«Oltre all’attesa esibizione delle Frecce Tricolori, ci saranno in campo gli sbandieratori e musici “Maesta della Battaglia”, di Quattro Castella, con i “Bandierai degli Uffizi” di Firenze. Inoltre ci sarà l’esibizione di una cantante, di cui non posso ancora dire il nome». 

Cosa resterà di questo grande evento sportivo a Reggio. Una volta alzata la coppa il calcio femminile tornerà ed essere poco considerato?
«Per l’Italia la finale di Reggio è un evento molto importante per poter lanciare questo sport, che nel mondo ha fatto dei passi in avanti, come dimostra il successo dei Mondiali in Canada. Uefa e Fifa stanno investendo tantissimo e nel Nord Europa il calcio è già lo sport più praticato dalle ragazze a scuola. Da noi esistono ancora tanti ostacoli culturali. Mia figlia di 11 anni gioca a pallone ma nella sua scuola è l’unica. E’ come se le bambine che giocano a pallone non fossero viste bene». 

Lei conosceva già lo stadio dove si giocherà la finale?
«Ho arbitrato la Reggiana in serie A quando il Giglio era da poco stato inaugurato. Un grande impianto».