La Juventus Women ha affrontato il Bayern Monaco nella quinta giornata dei gironi di Women’s Champions’ League con l’imperativo di vincere per non perdere posizioni nel Ranking. Le bavaresi hanno però dominato il match dal primo giro d’orologio all’ultimo sia nel possesso palla sia nel gioco, portandosi a casa i tre punti e un netto 4 a 0 confezionato dalle reti di Damjanovic al 22′, Harder al 52′, Bühl al 73′ e Sehitler all’82, un poker che ha evidenziato la netta differenza tra il campionato italiano e quello tedesco, da anni una realtà ben consolidata e attenta al settore femminile.
Il modulo scelto da Massimiliano Canzi è stato il 4-4-2, con una difesa a quattro inedita in questa competizione che ha coinvolto Boattin al posto di Cascarino, Kullberg, Calligaris e Lenzini, mentre il centrocampo è stato occupato da Caruso e Bennison, con Krumbiegel e Bergamaschi sulle fasce. In attacco hanno vestito la maglia da titolari Bonansea e Vangsgaard. Da sottolineare l’esordio di Lehmann in Champions’ League vestendo la maglia bianconera.
Il Bayern Monaco ha cominciato la partita con aggressività per schiacciare le bianconere nella loro metà campo, controllando la manovra e anticipandole su quasi tutti i palloni, talvolta forzando all’errore le avversarie. La Juventus ha però creato una timida occasione sulla fascia grazie a Krumbiegel: arrivata a rimorchio dopo un bel pallone da Bergamaschi, ha crossato in area a cercare Bonansea che, però, non ha raggiunto il pallone di pochissimo. La Juventus ha difeso a tutto campo, coinvolgendo poi i difensori e le fasce nelle ripartenze, soprattutto Bergamaschi, brava a pescare le compagne con delle verticalizzazioni quasi sempre precise. Il Bayern Monaco si è creato un’occasione molto ghiotta poco dopo il quarto d’ora con un colpo di testa in area terminato alto sopra la traversa, ma Peyraud-Magnin era attenta e in controllo della traiettoria.
Insistendo e pressando, il Bayern Monaco è passato in vantaggio al 22’ dopo una serie di rimpalli in area al termine di un’azione cominciata da Bühl e proseguita da una serie di rimpalli, che ha trovato il tap-in vincente di Damnjanovic. Il successivo tiro di Stanway dal limite, un destro potentissimo al volo, è uscito di pochissimo, così come il colpo di testa di Eriksson.
Gli errori in fase di costruzione delle bianconere, forzati e non, hanno pesato sia sulla prestazione sia sull’atteggiamento della squadra, che sembrava intimorita e demotivata per merito di un Bayern Monaco a tratti ingiocabile. Il Bayern, dopo aver creato delle grosse difficoltà alla Juventus, si è scoperto a pochi minuti dall’intervallo, lasciando la fascia libera a Krumbiegel supportata da Bonansea; la calciatrice tedesca ha però fallito al momento di capitalizzare. Le bianconere hanno provato a insistere in chiusura di primo tempo, ma la difesa bavarese era attenta. Le squadre sono andate negli spogliatoi con le padrone di casa in vantaggio per 1 a 0.
La ripresa è cominciata con una nuova palla-goal di Stanway, sempre dal limite dell’area e sempre di destro, sempre fuori di pochissimo. Le bavaresi hanno trovato il raddoppio al 52′ con la rete di Harder, che ha anticipato Kullberg nella marcatura e battuto Peyraud-Magnin, già coinvolta in una precedente parata. Anche la seconda rete, dunque, è stato frutto di un pasticcio difensivo delle bianconere, imprecise al momento di allontanare i palloni pericolosi in area. Il secondo goal ha però acceso una miccia nel loro petto, ferite nell’orgoglio, e Bennison ha provato la conclusione dalla distanza, un tiro insidioso che ha costretto Mahmutovic a deviare in angolo. Dagli sviluppi del calcio d’angolo, la conclusione di Lenzini è stata nuovamente deviata in angolo, ma anche stavolta le bianconere non hanno poi concluso nello specchio della porta.
La Juventus ha conquistato un paio di calci di punizione da posizione interessante alla mezz’ora, e Lenzini ha provato a sorprendere tutte con una conclusione dalla distanza, non inquadrando lo specchio della porta. Alla prima occasione utile, il Bayern Monaco ha colpito di nuovo grazie alla rete di Bühl al 73′: la calciatrice tedesca, ricevuto una sventagliata da Gwinn, ha dribblato Lenzini e Calligaris dopo aver seminato in velocità Krumbiegel.
Le bianconere hanno tentato la reazione immediata con il tiro di Cantore, ma non hanno impensierito né la difesa né il portiere del Bayern, in pieno controllo del match e capace di trovare il poker con la subentrata Sehitler al minuto 82′, un goal bellissimo al centro dell’area dopo una giocata altrettanto bella di Schüller, andata a bruciare tutti i difensori bianconeri e a regalare un assist al bacio alla compagna di squadra, e sempre Sehitler ha mancato di un soffio la palla del 5 a 0.
JUVENTUS WOMEN (4-4-2): Peyraud-Magnin; Boattin, Kullberg, Calligaris, Lenzini (75′ Thomas); Krumbiegel, Bennison, Caruso (75′ Schatzer), Bergamaschi (63′ Cantore); Bonansea (63′ Beccari), Vangsgaard (80′ Lehmann). Allenatore: Massimiliano Canzi.
BAYERN MÜNCHEN FRAUEN (4-2-3-1): Mahmutovic; Simon (68′ Schüller), Eriksson, Viggósdóttir, Gwinn; Stanway (80′ Zigiotti), Zadrazil; Bühl, Harder (80′ Sehitler), Dallmann (52′ Lohmann); Damnjanovic (68′ Hansen). Allenatore: Alexander Straus.
Marcatrici: 22′ Damjanovic (B), 52′ Harder (B), 73′ Bühl (B), 82′ Sehitler.
Ammonizioni: nessuna.
Arbitro: Frappart (FRA)
Note: recupero 1’ pt, 3′ st.