Inghilterra e Germania si affronteranno domenica a Wembley nella finale di UEFA Women’s EURO 2022.

Accendiamo i riflettori sulle quattro calciatrici, due per squadra, che potrebbero fare la differenza in finale.

Millie Bright (Inghilterra)
Calciatrice simbolo della crescita della nazionale inglese, Bright ha giocato su buoni livelli per un paio di stagioni col Chelsea e con la nazionale ma è negli ultimi mesi che è esplosa raggiungendo standard mai toccati in precedenza. Dotata di un gran senso della posizione, di visione di gioco e prestanza fisica, Bright sembra avere pochi difetti ed è a ragione considerata una top player di livello mondiale. La sua partnership con Leah Williamson inoltre mostra poche crepe e trasmette sicurezza all’intera squadra. Nell’ultimo anno Bright ha anche aumentato il peso offensivo delle proprie prestazioni. La calciatrice non aveva segnato nemmeno un gol nelle prime 39 partite con l’Inghilterra fino a settembre, ma da quel momento in 15 partite ha messo a segno cinque gol, compreso uno nella vittoria per 3-1 di febbraio contro la Germania quando a sei minuti dalla fine ha portato in vantaggio l’Inghilterra dopo essere stata spostata in avanti da Sarina Wiegman. In assenza di Williamson è stata scelta due volte come capitana.

Fran Kirby (Inghilterra)
A causa del rendimento delle altre attaccanti dell’Inghilterra, Beth Mead su tutte, Kirby è stata un po’ messa in secondo piano prima del pallonetto su Hedvig Lindahl nel 4-0 sulla Svezia in semifinale. Schierata da Wiegman come playmaker, Kirby ha dimostrato grande duttilità, oltre a tecnica e velocità, e per la prima volta ha segnato più di un gol in un torneo importante dato che era andata in gol anche contro l’Irlanda del Nord. Il suo rendimento fa ancora più scalpore dato che negli ultimi anni Kirby ha avuto alcuni problemi di salute, come un affaticamento che già a febbraio l’ha costretta a terminare la stagione col Chelsea. Per favorirne il recupero, le è stata installata una tenda ad ossigeno in casa. Come Bright, anche Kirby ha segnato contro la Germania a febbraio.

Svenja Huth (Germania)
Mai scesa in campo nella vittoria di Women’s EURO del 2013 e fuori dai giochi alla prima giornata di WEURO 2017 per un infortunio subito nel primo tempo, la fase finale del 2022 è stata l’occasione per prendersi una rivincita personale e brillare in un WEURO. Le sue prestazioni non sono state affatto una sorpresa per chi ha visto Huth giocare col Wolfsburg negli ultimi tempi (basta chiedere a Bright e Kirby; ha fatto due gol nella vittoria decisiva della sua squadra per 4-0 sul Chelsea in UEFA Women’s Champions League). A suo agio sia nel fare i cross per Alex Popp che nel finalizzare, Huth proverà a mettere in difficoltà la terzina sinistra inglese Rachel Daly come la spagnola Athenea del Castillo nei quarti di finale. Impedire alle terzine dell’Inghilterra di sovrapporsi sarà fondamentale per la Germania e con Huth in campo tutto è possibile.

Lena Oberdorf (Germania)
Oberdorf ha compiuto 20 anni solo tre giorni dopo la vittoria del Wolfsburg sul Chelsea a dicembre, ma essendo entrata nel giro della nazionale dalla Coppa del Mondo femminile FIFA 2019, si può dire che sia già una veterana. Capace di giocare anche in difesa, in nazionale fa un lavoro sporco poco appariscente a centrocampo che però permette a giocatrici come Huth e Popp di conquistare la ribalta in attacco. L’Inghilterra ha naturalmente una sua Oberdorf in Keira Walsh, e chi delle due sarà più in grado di disturbare la manovra offensiva delle avversarie e di rifornire di palloni le compagne, farà da ago della bilancia in finale. Se sarà Oberdorf a sollevare il trofeo, probabilmente non sarà l’unico di una carriera che potrebbe metterla tra più grandi di sempre della Germania.