Spagna-Stati Uniti
Credit Photo: RFEF, Nazionale Femminile Spagnola, Twitter

Le Furie Rosse sono tornate. La Spagna senza le 15 calciatrici che hanno deciso di non rispondere alla convocazione batte addirittura la potenza numero 1 al mondo: gli Stati Uniti. Jorge Vilda scommette su uno schema più difensivo, il 5-3-2 con tre centrali difensive e due laterali esterne. In mezzo Maitane Lopez, Maite Oroz con Claudia Zornoza. Davanti Eshter Gonzalez e Alba Redondo. Athenea del Castillo inizia dalla panchina. Lo Stadio El Sadar è in festa per la Spagna con 11.290 spettatori e spettatrici a Pamplona per la prima volta della Nazionale Spagnola nel capoluogo della Navarra, record per una partita della Seleccion.
La partita inizia in modo equilibrato ma con il passare dei minuti cresce la Spagna fino al calcio d’angolo che porta al goal di Laia Codina. Entra Athenea per Alba Redondo e Esther Gonzalez raddoppia su cross di Oihane, quasi di casa vista la vicinanza con il Paese Basco ed esordiente con la Roja. Gli Stati Uniti arrivavano con alcune tra le migliori calciatrici tra cui Megan Rapinoe ma non sono riuscite a verticalizzare e concretizzare come al solito sia per la disposizione tattica che per la maggior verve delle spagnole.
Il tecnico Vilda a fine partita ha dichiarato: “E’ un giorno storico per il calcio femminile, il merito va alle calciatrici. Hanno saputo soffrire e reagire con coraggio e valore. Abbiamo sempre più fan ogni giorno che passa. Abbiamo cambiato schema e lo hanno imparato in 2 giorni. Ora dobbiamo divertirci. Prenderemo in considerazione per il futuro cosa hanno fatto queste calciatrici a cui non si può chiedere di più. Siamo anche cresciute nel corso della partita.” Un ringraziamento anche allo Stadio, che per il tecnico Jorge Vilda “E’ stato il numero 12“. Anche Maite Oroz dichiara: “E’ stato un giorno unico. Non lo dimenticheremo mai. Sapevamo che era una partita complicata. Ci siamo divertite, sia chi ha giocato che chi è stata in panchina. E’ stato speciale“.

Le formazioni:

Spagna: Misa, Oihane, Ivana, Gálvez, Codina, Olga, Maitane, Oroz (Azkona, 89’), Zornoza, Alba Redondo (Athenea, 57’), Esther Gonzalez (Cardona, 82’).

Stati Uniti: Murphy; Cook, Sauerbrunn, Mace (Huerta, 62′), Pickett (Dunn, 63’); Sulivan (Coffey, 63’), Lavelle (Thompson, 73′), Horan; Rapinoe (Sánchez, 65’), Smith, Rodman (Hatch, 45’).