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Nella scorsa estate Filomena Othmani, calcettista ebolitana classe ’94, ha sposato il progetto del Bitonto, ambizioso club di calcio a 5 femminile di Serie A2. La società presieduta da Silvano Intini ha abbracciato cosi il difensore fresco di rinnovo con le pugliesi. Abbiamo raggiunto la stessa calcettista, guidata dal tecnico Marcio Santos, per rivivere l’ultima annata che ha portato il sodalizio capitanato da Giovanna Tempesta in Serie A.

Come è stato ripartire la scorsa estate e come tornare alla normalità? Quali sono state le prime impressioni nei primi giorni di lavoro?
“Ripartire è sempre bello. Soprattutto quando si parla di scende in campo e toccare quella palla. Tornare alla normalità mi sembrava strano perché nel periodo del lockdown abbiamo capito realmente che le piccole cose e piccoli gesti valgono tanto. All’inizio ero molto gasata e allo stesso un po’ ansiosa ma piena di adrenalina. Ero nuova ed in questo gruppo non conoscevo nessuno, per fortunata però mi hanno fatta sentire subito una di loro”.

Il gruppo era cambiato rispetto a quello dell’annata precedente? Quali erano gli obiettivi di squadra?
“Si il gruppo era cambiato. La società aveva fatto qualche innesto per puntare ai primissimi posti. L’obiettivo che si erano posti era quello di provare a vincere il campionato, visto che la rosa era davvero di tutto rispetto”.

Nel girone d’andata avete dimostrato di giocare per le prime posizioni. Come è stato il vostro inizio di campionato?
“Avevamo capito sin dalle prime giornate che potevamo fare davvero bene e che probabilmente eravamo le vere favorite del girone. Abbiamo preparato  ogni partita come fosse quella decisiva la studiavano cercando di fare più punti possibili per staccare le altre”.

Per voi un ottimo girone di ritorno dove avete staccato una agguerrita concorrenza. Avete sempre pensato di centrare la promozione?
“Nel girone di ritorno avevamo dalla nostra il lavoro ed i risultati raccolti in avvio di stagione. La squadra era diventata solida e abbiamo continuato a lottare per l’obiettivo della promozione”.

Cosa avete provato dopo il successo finale?
“Per me è stata un’emozione unica, anche se è il secondo campionato vinto in A2. La società credo abbia raggiunto il successo che meritava per lei e per la per la città bitontina che non ci hanno mai lasciate sole. L’ambiente è stato sempre al nostro fianco a darci calore e carica”.

Come valuti nel complesso il livello del campionato?
“Il girone D non è mai semplice, visto che ci sono tante squadre attrezzate. Il campionato è stato molto livellato con buone individualità. Da anni comunque credo che la A2 sia migliorata tantissimo un po’ in tutta Italia”.

Capitolo Coppa Italia. Altro successo per voi, ci speravate?
“Vincere la Coppa Italia non è stato semplice. Nella competizione partecipavano le migliori squadre di ogni girone, quindi per portarcela a casa abbiamo sudato davvero. Era un trofeo sognato e voluto, che ho strinto ancora una volta nelle mie braccia. In casa Bitonto la Coppa Italia ha un sapore particolare visto che il nostro telecronista Ciccio Marrone, venuto a mancare purtroppo quest’anno, sognava di vederci alzare questo trofeo. Quindi una dedica particolare va a lui”.

Che annata è stata per te?   Che ricordo porterai di questo campionato?
“Ho dato sempre tutta me stessa. Sono quel tipo di giocatrice che si impegna cercando di dare il massimo. Quest’anno è stato pieno di emozioni perché ho vinto il secondo campionato e la seconda Coppa Italia. Un giorno mi piacerebbe vincere lo scudetto con questa maglia”.

Per te rinnovo annunciato con le pugliesi. Cosa significa per te indossare questa maglia?
“Ho dato la disponibilità per rimanere perché volevo giocarmi la massima serie con questa squadra. Quando ho indossato questa maglia l’ho sentita subito mia quindi non ho avuto dubbi”.

Come ti immagini il campionato di Serie A alle porte?
“Quest’anno sarà un campionato molto competitivo e noi ci faremo trovare pronte. La. Società sta allestendo una rosa importante e potremmo divertirci e toglierci tante soddisfazioni”.

Per te anche l’esperienza in Nazionale nel raduno di giugno. Come è andata?
“Sono contenta della chiamata. Far parte del giro della Nazionale è un orgoglio ed è stato un ricordo che rimarrà in me sempre impresso. Può essere una maglia che pesa molto ma ti regala tante emozioni, spero di guadagnarmi la possibilità di poter tornare in Azzurro”.