In casa Padova Femminile, squadra della massima serie di calcio a 5, a parlare è stata Marta Bernardelle. Queste le dichiarazioni rilasciate all’ufficio stampa veneto dall’atleta biancorossa.
«In campo mi sento molto più serena, perché avendo più minutaggio sulle gambe, sono riuscita ad acquisire più consapevolezza di quello che so fare e anche dei limiti che ho, per poterli migliorare. Sicuramente la fiducia che mi sta dimostrando il mister è uno stimolo per me, così come è uno stimolo giocare contro delle campionesse. La serie A l’ho sempre seguita e in parte l’ho già vissuta. Per me è fantastico potermi confrontare con tanti talenti. La stagione calcistica è iniziata con zero aspettative, nel senso che il mio obiettivo era quello di crescere il più possibile sotto più punti di vista, poi ci sono stati un po’ di cambiamenti e sento che comunque questa crescita si sta materializzando partita dopo partita. Come ho detto prima, l’esperienza in campo mi sta aiutando tantissimo. La partita del derby è stata un po’ strana. Eravamo tutte cariche per il palcoscenico che stavamo calcando. Lo Sky Arena è davvero molto molto bello e a me dà tanta grinta, quindi la partita, secondo me, l’abbiamo approcciata nel modo giusto. Forse siamo state altalenanti nella nostra prestazione, ma penso che l’unica cosa che ci sia mancata sia stata la finalizzazione sottoporta. Sappiamo di dover continuare ad allenare questo aspetto per migliorarlo. L’Audace è stata forse più brava in questo: è riuscita a finalizzare molte più occasioni e forse noi non ne abbiamo sfruttata qualcuna di troppo. Sappiamo, però, di aver dato tutto e la ripartenza a trenta secondi dalla fine ne è la prova. Quando si è sul 3-0, non è scontato crederci fino all’ultima occasione. Noi abbiamo cercato di metterci del nostro e di far vedere che il Padova comunque c’è e non molla fino a che non è finita. Poi mi sono trovata al posto giusto nel momento giusto e sono stata contenta per il gol. Sicuramente siamo in una posizione complicata, vedendo la classifica, noi però ci proviamo e vediamo come va. L’importante è non mollare e crederci fino alla fine».