Arrivati ad un turno dalla fine del girone d’andata, è il momento di tirare le prime somme. L’ultima sessione di mercato è stata ricca di colpi importanti e di caratura internazionale. In Italia sono approdate giocatrici da tutto il mondo che hanno innalzato il livello del nostro campionato. Ma come sono andate in questa prima parte di stagione? Oggi si continua con i nuovi acquisti del Napoli.

Concludiamo queste valutazioni sull’andamento dei vari innesti in giro per l’Italia con le giocatrici approdate in terra campana. La governance azzurra ha deciso di creare un ibrido tra giocatrici di talento estere ed alcune stelle del nostro calcio. I nuovi acquisti del Napoli rappresentano la più grande percentuale di interpreti che sono state prelevate in Serie A. Proprio per la grande mole di atlete tesserate, alcune hanno già dovuto salutare la squadra, come il portiere Emmeline Mainguy tornata in Francia al Fleury. Rientro in patria anche per l’australiana Isobel Dalton. Se ne va in prestito anche Aqsa Mushtaq che ha accettato l’offerta della Roma CF.

Senza ombra di dubbio, l’innesto più importante preso dalle partenopee è Federica Di Criscio. L’ex Roma è stata fatta subito capitano ed ha assunto la leadership del gruppo. Oltre alle sue qualità di guida, si è confermata uno dei terzini più completi della massima serie. Eccellente la doppia fase dove fornisce compattezza dietro e spinge insistentemente avanti. Un elemento imprescindibile per tutta la squadra. Altra componente di cui difficilmente l’ex mister Marino ha fatto a meno è stata Sofieke Jansen. L’esperienza di Napoli è una vera occasione per mettersi in mostra e sembra che l’olandese non la stia sprecando. Qualche amnesia di troppo da correggere, ma la tecnica di base è di ottimo livello. Repertorio vasto che le consente di mettere a segno qualche prodezza balistica.

Tra i nuovi acquisti del Napoli, devono trovare ancora spazio la brasiliana Flavia Mota ed il portiere 2002 Serena Boaglio. Entrambe sono ancora a quota 0 presenze. L’ultimo match di campionato prima della pausa ha visto il debutto di Martina Fusini, Pia Rijsdijk e Guðný Árnadóttir. L’ex Fiorentina, arrivata in prestito, ha giocato tutto il secondo tempo senza poter evitare la sconfitta. Nella prossima parte di stagione avrà la possibilità di essere una dorsale importante del roster. Prima da titolare invece per l’olandese che è andata più volte vicino al goal. Anche per lei la seconda fase potrà essere il decollo della sua esperienza italiana. L’ultima cronologicamente è il talento islandese arrivata nel Bel Paese grazie al Milan. Le rossonere l’hanno mandata a crescere al Napoli e le prime risposte sono state buone. Una sola partita non certifica il potenziale, ma l’Italia potrebbe essere il suo trampolino di lancio.

Questi innesti arrivati in corso d’opera vanno a mettere ai margini altre giocatrici arrivate in estate, come nel caso di Ana Martinez. La guatemalteca ha racimolato minutaggio nelle prime uscite per poi sparire dalle rotazioni napoletane. Proprio Rijsdijk sembra che abbia preso il suo posto. Protagonista in questi avvicendamenti anche Livia Capparelli che, a differenza di Martinez, ben figura da subentrata. Per un posto dal primo minuto dovrà vedersela con Árnadóttir.

Un ritorno primario è stato quello di Mariah Cameron, protagonista della promozione in Serie A. Il terzino, tornata a campionato in corso, si sta pian piano riaffermando nelle gerarchie partenopee. Ora con il nuovo mister Pistolesi avrà la chance di riprendersi il suo posto. Rimanendo in tema rientri, Vivien Beil sembrava aver lasciato Napoli, ma il fato non era d’accordo. Dopo appena un mese al San Marino, la tedesca è rimpatriata facendosi “perdonare” con delle prestazioni di livello. Da panchinara o da titolare, è sempre stata un’interprete di qualità e molto duttile in mezzo al campo.  Una rosa internazionale che è andata a pescare in Australia. Seppure oceanica di nascita, Jacynta Galabadaarachchi è arrivata dall’Inghilterra, precisamente dal West Ham United. 4 presenze per la centrocampista e tanta forza di volontà. L’altra Matildas è Alexandra Huynh, difensore centrale diventata da subito rilevante per la retroguardia.

Il reparto offensivo è quello che ha regalato più gioie. Grande inizio per Evdokiya Popadinova che si qualifica come punta di sfondamento. Le sue reti saranno essenziali se le speranze della salvezza si vogliono tener vive. Il suo fisico prorompente e la visione della porta hanno messo già in difficoltà le difese avversarie. Vola sulla fascia Isotta Nocchi, giocatrice di grande affidabilità nella massima serie. Le sue qualità sono note da tempo e la società fa molto affidamento su ciò. Con la sua esperienza e le sue doti è una delle punte di diamante della squadra. Trasferendosi in Svezia, si trova una Jenny Hjolman carica di responsabilità . Spesso impiegata come falso nueve, è il collante tra mediana ed attacco. Le manovre offensive passano per gran parte dai suoi piedi.

Napoli rappresenta uno svincolo fondamentale per la carriera di Eleonora Goldoni. Dopo la permanenza negli USA e l’esperienza non redditizia con l’Inter, la squadra di Carlino è una chance sostanziosa per affermarsi. Per ora il goal è arrivato solo su rigore, ma la fiducia dell’ambiente farà bene alla 24enne. In arrivo dagli Stati Uniti è anche Beatrice Abati che ritrova la sua vecchia compagna Goldoni. Per lei il contatore delle presenze è ancora fermo a 0 dato l’arrivo in ritardo e la grande affluenza sulle fasce. Mister Pistolesi saprà darle lo spazio che merita. In primo piano a centrocampo ci sono Emma Errico e Sarah Huchet. Nonostante fossero due nuovi acquisti, per il Napoli sono diventate indispensabili. Corrono dappertutto e lottano sul pallone come se fosse l’ultimo, delle vere e proprie guerriere al servizio della squadra.