Al Comunale Giacinto Facchetti di Ponte Lambro, con un tutto esaurito da giorni, compatibilmente con le restrizioni Covid-19, il Como Women si presenta al cospetto della Roma a viso aperto. De la Fuente non è un tecnico che snatura il dna della squadra a cospetto anche di avversari più quotati, e non si chiude arroccato come si potrebbe immaginare. E così il Como Women è sceso in campo con personalità, guidato da un capitano di grande carisma come Giulia Rizzon, autrice di una gara eccellente, come d’altronde tutta la squadra. Rispetto alla partita contro il Sassuolo, forse sorpreso dalla prestazione comasca, l’intelligente tecnico delle romane Spugna ha saputo far tesoro del precedente e ha schierato una squadra concentrata e che di certo non ha sottovalutato, seppur sofferto, la qualità della squadra lariana.

Il primo vagito in zona pericolo arriva dal Como con un tiro cross di Picchi al 2’ che si spegne sul fondo. Al 7’ si vede tutta la forza prorompente delle giallorosse che impegnano Sara Small (al debutto in gare ufficiali tra i pali) in una grande deviazione in angolo, sulla battuta del quale è ancora la numero 91 americana a bloccare con l’ausilio della traversa. Al 14’ la Roma prova il colpo dalla distanza con Serturini, ma il tiro della numero 15 è oltre la traversa. Al 16’ un episodio dubbio in area romanista, con Di Luzio che finisce a terra senza che nulla venga fischiato, tra le proteste del pubblico.

Al 30’ punizione di Andressa dai 30 metri a lato. Sulla rimessa dal fondo la Roma è lesta a recuperar palla, ma la difesa comasca riesce a rimediare, tra respinte e tiro a lato da buona posizione delle giallorosse. Al 34’ squillo di tromba per il Como, Picchi a destra serve Di Luzio, che in area è brava a fare da boa e a servire Kubassova che calcia forte un rigore in movimento, ma troppo prevedibile, centrando letteralmente la figura di Ceasar che blocca, occasione nitida comunque. Poco dopo Paloma Lázaro calcia da sinistra, “Flying” Sara Small blocca a terra.

Al 40’ bella azione in ripartenza delle comasche con Chiara Cecotti, al rientro dopo l’infortunio risalente alla gara contro il Brescia del 26 settembre, che scodella al volo in area con una coordinazione ed uno stile di rara bellezza, ma Ceasar è attenta ed esce in presa alta in anticipo.

Al 43’ Lázaro da sinistra devia di testa un tiro da sinistra che si infrange sulla traversa e dopo aver rimbalzato a terra viene giudicato oltre la linea, ma senza Goal Line Technology qualche dubbio permane. Roma in vantaggio al tramonto del primo tempo.

Nella ripresa si ha la sensazione che Spugna abbia dato l’ordine di chiudere la gara, e lo si vede già dalla respinta in tuffo su cross dalla destra, di Small. Al 51’ Small è brava a rimanere in piedi e Serturini le calcia addosso da pochi metri.  Al 57’ l’episodio che ha infastidito non poco il pubblico, Pastrenge nella metà campo avversaria, viene letteralmente sotterrata da un’avversaria, un fallo apparso netto ed evidente, il direttore di gara, a due passi, lascia correre e sulla ripartenza la Roma segna con Haavi, scatenando le proteste comasche; Pastrenge è costretta ad uscire, ma intanto il gol viene convalidato. E’ sembrato il triste replay della gara contro il Brescia in campionato. La squadra di de la Fuente non si scompone, e con grande cuore cerca il gol, comunque, a prescindere…. Al 72’ punizione di Carravetta (subentrata a Di Luzio) dalla trequarti per Rigaglia (subentrata a Carp), che colpisce di testa angolando con forza, Ceasar si supera e con un colpo di reni vola a deviare una palla che sembrava indirizzata in gol certo. Al 78’ è ancora Rigaglia che prova da fuori, ma calcia male un po’ sbilanciata. All’85’ è “Peperino” Picchi a cercare di scardinare la difesa romanista, ma Ceasar respinge anche questo tentativo al volo di piatto a cercare l’angolino. All’88’ le ultime residue speranza di un raddrizzamento della gara svaniscono, quando Lázaro, lanciata in profondità, sorprende la difesa comasca e sull’uscita di Small porta a tre le marcature. Rimane il tempo per vedere una bella conclusione di Mariani respinta in angolo da Ceasar e una respinta della reattiva Small su Battistini nel recupero.

Risultato più severo del dovuto per il Como, per quello visto in campo, onore alle ragazze che hanno avuto anche un tributo di stima dalla CT della Nazionale Milena Bertolini, presente in tribuna, come altre personalità del mondo del calcio come Javier Zanetti e Ilaria Mauro per citarne alcune. Rimane un po’ di amarezza per il risultato ma anche la consapevolezza che al Como si sta lavorando più che bene, e che la squadra del Presidente Stefano Verga, del vicepresidente Christian Larghi e del dg Saimir Keci stia crescendo come nei progetti societari. Un plauso anche a mister Sebastián de la Fuente che con Marco Bruzzano e il loro staff stanno facendo un lavoro straordinario con questo gruppo fantastico. Domenica ci si rituffa in campionato, di nuovo in casa, contro il Cesena, con il dovere di scordare la Coppa Italia, e ritrovare la concentrazione giusta. Alla partita erano ospiti di Como Women la squadra di Basket in Carrozzina Unipol Briantea 84 Cantù, campione d’Italia 2021 e vincitrice della Supercoppa, gemellata con la nostra società e l’associazione del Centro Civico Rosario Livatino.

COMO WOMEN: Small, Cecotti, Vergani (87’ Roventi), Pastrenge (61′ Lipman), Rizzon, Hilaj, Kubassova, Picchi, Di Luzio (70′ Carravetta), Beil (70′ Mariani), Carp (61′ Rigaglia). A disp: Bettineschi, Bianchi. All: de la Fuente.
ROMA: Caesar, Pettenuzzo, Linari, Di Guglielmo (69′ Kollmats), Bernauer, Serturini (89′ Corelli), Greggi, Andressa (81′ Ferrara), Haavi, Glionna (69′ Soffia), Lázaro (89′ Battistini). A disp: Lind, Pacioni, Bergersen, Petrara. All: Spugna.
ARBITRO: Vergaro di Bari.
MARCATRICI: 43’ e 88′ Lázaro (ROM), 57’ Haavi (ROM).

Photo Credit: Fabrizio Cusa