La Juventus ha conquistato la sua prima “Coppa Italia”, superando i campioni in carica della Roma, dopo una prestazione in chiaro-scuro che ha visto le ragazze di Joe Montemurro soccombere per oltre settanta minuti.

“Se devo dare un voto alla mia squadra, sinceramente dichiara il tecnico: “ il voto è sei e mezzo, non di più. La mia squadra ha sbagliato tanto, nel primo tempo, e non voglio usare la scusa della stanchezza perché se vuoi essere di un certo livello devi giocare meglio. La Roma ci ha messo in difficoltà, al centro campo non abbiamo creato spazi di gioco, e nella prima parte non abbiamo creato niente per metterle di difficoltà. Poi nella ripresa si è creato più equilibrio, purtroppo queste gare di Finale degli scontri diretti devi fare risultato”.

Le neo Campionesse d’Italia hanno visto nella ripresa, con l’ingresso di Julia Grosso ed Agnese Bonfantini, un cambio di passo. “Ogni gara vi è chi sta meglio e chi un po di meno, afferma Joe, si deve capire che la nostra difficoltà di oggi è che eravamo in una finale contro una buona squadra. Sbagliando abbiamo concesso troppo alle avversarie, che ne hanno subito approfittato, però questa mia squadra è sempre unita dove trova la continuità nel gioco, e da qui è facile capire i cambi che poi ho fatto nel secondo tempo, e la lettura tattica che ho realizzato”.

Questa gara è molto simile a quella giocata alle “Tre Fontane” dove la Roma ha dominato per tutto un tempo e poi la Juventus è venuta fuori con prepotenza e carattere, questa è una situazione analoga  ammette il tecnico: “bisogna leggere i momenti, dai nostri errori siamo ripartiti: cercando di fare il nostro gioco e partire con i cambiamenti in corsa. La Roma ha giocato bene, ed è rimasta in partita, e questo avrebbe potuto farci male. A noi oggi è andata anche un po di fortuna”.

L’aspetto fondamentale delle bianco-nere è che solitamente si è abituata a vincere le gare in stile, però riesce a trovare nelle difficoltà il suo migliore carattere e stimolo di gioco. Fatica ma vince, questa è la 44° gara di questa stagione, tra impegni di campionato, coppa, Super Coppa e Champions ed è difficile inserire il gruppo in rosa sempre al massimo della forma fisica. Poi si deve tenere conto anche l’impegno che le calciatrici hanno con le rispettive Nazionali, sottolinea Montemurro: “la fatica è normale, però si sono create le basi per capire dove siamo, ed adesso giochiamo con maturità. Ogni gara è stata una crescita costante delle mie ragazze ad alti livelli, con infortuni vari, ma devono pensare non a dominare un incontro dal suo inizio fino alla fine. Non si può fare cosi. Si deve ragionare, tenere la palla, e fare il gioco migliore contro squadre di qualità come oggi la Roma”.

Questo è il terzo titolo per Joe Montemurro, dal suo arrivo alla società Piemontese, in una sola stagione ha concluso il campionato in testa regalando l’ ennesima gioia dello scudetto, precedentemente la Super Coppa a Frosinone ed oggi la Coppa Italiana a Ferrara, un annata che lo stesso tecnico non si aspettava, ammette, “ adesso il livello è molto alto, tutti ci seguono, ora con questa maturità dobbiamo proseguire. Anche la prossima stagione in Champions dobbiamo pensare ad alzare ancora di più il ritmo, ci sarà il professionismo ma questa è soltanto una parola, non cambia la nostra mentalità nel gioco e vogliamo veramente andare oltre questi standard”.

Alla luce della vittoria del Lione sul Barcellona, nella notte di Torino proprio nello stadio bianco-nero, per una finale di Champions di alto livello la Juve è stata ad un passo dal battere proprio il Lione ( a Torino l’impresa era stata effettuata) per accedere alla finale, adesso con la consapevolezza di questo il tecnico zebrato ammette che questo evento per l’Italia intera è segnale di forte crescita. “Uno spettacolo che ha portato due grandi società confrontarsi di fronte al ostro pubblico, ed in casa nostra, io spero che da oggi salga il valore del nostro Calcio. Noi dobbiamo essere in quella fascia con le squadre di questo grande carattere e giocarcela nei prossimi anni”.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.

1 commento

  1. Sono convinto che la Roma farà bene in UWCL. E spero che la Juve si ripeta, servono ancora alcuni innesti però.

    È necessario che anche le altre squadre si rinforzino e si avvicinino alle prime due della classe, per vedere più squadre italiane in Europa. Il potenziale esiste e va ampliato ancora.

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