La Juventus pareggia la prima di tre sfide ravvicinate contro l’Inter: due di queste, oggi e sabato prossimo, devono decidere la finalista di Coppa Italia. Le bianconere, in vantaggio e raggiunte, dovranno giocarsi tutto fra 7 giorni.

Parte forte la Juve, che dopo 4 minuti porta subito pericoli dalle parti di Piazza, che però blocca la conclusione dalla distanza di Bonansea. L’Inter, riuscita a resistere ai primi minuti di pressione juventina, man mano esce dalla sua metà campo e per lunghi tratti del primo tempo la partita resta in equilibrio, giocata a buoni ritmi e divertente. Al minuto 21 nuovamente Juve: Girelli trova Gama in inserimento, ma il destro di Sara non inquadra la porta, seppur di poco. La risposta interista arriva 3 giri di lancette dopo con Ajara, trovata da Pandini, ma Peyraud-Magnin, a tu per tu con lei, non si fa ipnotizzare. In una partita così, con occasioni da ambo i lati, decisivi possono essere gli episodi, e al 29′ la sfida gira dalla parte della Juve: Grosso in area nerazzurra capitalizza un rimpallo vinto e scarica sotto la traversa. La risposta Inter arriva appena rimessa la palla al centro, con un tiro di Merlo che obbliga l’estremo bianconero a distendersi per evitare il pari. Ma è un’occasione estemporanea, perché il gol bianconero spinge le Women anche a livello di entusiasmo, e l’ultimo quarto d’ora del match vede le ragazze di Montemurro in grossa pressione alla ricerca del gol che darebbe uno scossone al discorso qualificazione.

Nella ripresa, com’è logico attendersi, col passare dei minuti arriva invece la risposta dell’Inter: al 58′ Salvai intercetta da vera campionessa la conclusione di Ajara, che seri grattacapi poteva creare, ma sette minuti dopo non c’è nulla da fare sull’iniziativa di Merlo che da sinistra trova una traiettoria notevole, sotto l’incrocio dei pali. Uno a uno.

La partita, anche dopo il pari Inter, resta combattuta, e lo è fino agli ultimi minuti, per un finale scoppiettante. In due minuti, all’84’ e all’85’, l’Inter si fa pericolosissima con Chawinga, che per due volte mette a lato della porta bianconera, ma la Juve risponde al 90′ con una percussione architettata da Beerensteyn e Pedersen, la cui conclusione molto pericolosa in mischia viene ribattuta.

Il risultato dunque non si muove più: tutti i verdetti fra una settimana a Vinovo.