Credit Photo: Paolo Pizzini

Una Juventus sprecona trova il passaggio del turno, dopo i tempi supplementari, chiudendo la doppia sfida con l’ Inter per 2 reti ad 1.

Dopo il pareggio nella sfida di andata,  la Juventus parte aggressiva e carica: al 2’ minuto è già passata in vantaggio grazie alla rete di Sara Gunnarsdottir; l’Inter chiusa nella propria metà campo, accusa il colpo, e cerca di proporre lanci lunghi per Tabitha Chawinga. Una gara carica dove le padroni di casa hanno vinto otto delle ultime 10 gare di Coppa Italia.

Le uniche due occasioni in questo parziale in cui non ha centrato il successo sono state entrambe contro l’Inter (pareggio sia nei quarti del 30 gennaio 2022 che nella semifinale di andata dell’edizione in corso).

Il 3-4-1-2 proposto da Rita Guarino, per cercare il passaggio turno, sembra poco dinamico (nella prima fase di gioco) la progressione di Beatrice Merlo in fascia sinistra, porta buoni spunti, ma non trova le giuste dinamiche con Elisa Polli che resta troppo statica nella centrale di campo.

La Juventus ha trovato il gol in tutte le ultime 27 partite di Coppa Italia disputate (95 reti in totale, comprese quelle di quest’oggi); l’ultima gara in cui le bianconere sono rimaste a secco di reti risale al 2 maggio 2018, quarto di finale perso contro il Brescia (1-0). L’Inter prima di questa semifinale ha vinto solo due delle ultime sette partite di Coppa Italia (3N, 2P), la metà dei successi collezionati in altrettanti precedenti nel torneo (1N, 2P).

Un rigore negato, per un contrasto in area su Lineth Beerensteyn, ed una rete mancata in contropiede sempre dalla numero 18 avrebbero portato lo score dei primi 45 minuti ad un punteggio relativamente diverso.

Il match visto in campo tra le due formazioni è risultato molto simile alla gara di andata: un primo tempo a favore delle bianconere, con più possibilità di andare in doppio vantaggio ma mai concretizzato; ed un secondo con le ospiti che provano a recuperare la gara con ottimi spunti di gioco. Ripresa con Joe Montemurro sempre in piedi a caricare il suo gruppo arretrando leggermente Lineth e portando Julia Grosso a supporto di Bonansea e Girelli. La pressione bianco-nera è costante ma al momento della finalizzazione a rete trova sempre il contrasto, giusto ed efficacie, delle nero-azzurre a negarle il gol.

Con una Juve sprecona l’Inter ci crede e trova il pareggio al 84′, grazie a Chawinga che finalizza a rete l’unico tiro delle nero-azzurre della ripresa, che porta le due formazioni ad ulteriori due tempi supplementari. La stanchezza sembra farla da padrona ed il calo fisico è ancora più evidente, solo la traversa di Sofia Cantore rialza gli animi, mentre con l’uscita di Sara Gama il tecnico è stato costretto a fare giocare terzino Barbara Bonansea. Un modulo difensivo a 4 che ha premiato il tecnico, dopo che al 100′ minuto Lineth trova, la rete del vantaggio bianco-nero. Un Inter che esce a testa alta, sul terreno di Vinovo, dopo un duello durato oltre cento venti minuti.

Con questa ennesima vittoria la Juve affronterà la Roma, reduce dal ribaltone al minuto 100′ (analogo alle bianconere ma su campi diversi) in una “Finale” che mette a confronto ancora una volta le due teste di serie del nostro affascinante campionato.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.