In vista della Finale di Coppa Italia Femminile abbiamo parlato con Lucia Pirola, redattrice di Radio Rossonera e punto di riferimento per quanto riguarda le vicende legate alla squadra allenata da Maurizio Ganz.

Come arriva il Milan a questa finale?
“Ci arriva con grande entusiasmo. L’obiettivo principale della stagione è stato raggiunto, la squadra si è qualificata per la prossima Champions League. Sarà un cammino difficile, anche per il fatto di arrivarci da seconda, ma prendere parte a questo palcoscenico. È un risultato importante.

La prima parte di stagione ha visto una gande cavalcata, frenata solo dalla sconfitta contro la Juventus. Nella seconda parte c’è stato un rallentamento dei ritmi ma il secondo posto è stato centrato e ora con questa finale c’è l’occasione di alzare il primo trofeo della storia della squadra”.

Quanto è cambiato il Milan nel corso della stagione dal punto di vista tattico e quale approccio ti aspetti in questa finale?
“Tatticamente la squadra ha subito un grande cambiamento. Nella seconda parte l’identità della squadra è gradualmente mutata. Adottando il 3-5-2 Maurizio Ganz ha potuto sfruttare al meglio le pedine a disposizione, creando un centrocampo fisico e di qualità grazie anche agli arrivi di Veronica Boquete e di Yui Hasegawa che si sono subito imposte come titolari dando un’impronta molto importante anche attraverso i gol, basti pensare alla doppietta di Boquete nella semifinale di ritorno contro l’Inter”.

Quale può essere la calciatrice chiave delle rossonere?
“I primi nomi che vengono in mente sono quelli di Boquete e Hasegawa, oltre a quello del capitano Valentina Giacinti. Però scelgo un’altra protagonista: Refiloe Jane, centrocampista sudafricana, al Milan da due stagioni. Saltano meno all’occhio le sue giocate ma è fondamentale nel dettare i ritmi, gli equilibri e la qualità del gioco offensivo della squadra. La vediamo spesso come perno basso ma sa inserirsi bene e con i tempi giusti in avanti. Secondo me è lei la giocatrice chiave che silenziosamente determina molto di questa squadra”.

Quale calciatrice toglieresti alla Roma per questa partita?
“La domanda vera è quale giocatrice non toglierei a questa squadra. Soprattutto da metà campionato in avanti la Roma ha messo in mostra una grandissima qualità in tutti i reparti. Basta fare un nome per reparto: Elena Linari, Manuela Giugliano e Annamaria Serturini. Ma ne scelgo un’altra: Angelica Soffia. È una calciatrice giovane e molto promettente. Nel suo ruolo ci sono poche giocatrici con la sua qualità. Ha giocato partite clamorose, ha personalità, è cresciuta molto fisicamente. È una delle giovani che incarna meglio l’idea di professionismo che le calciatrici devono avere dentro”.

Qual è il tuo pronostico per la partita?
“Le sfide di campionato hanno dato poche indicazioni su come possa andare una sfida secca tra queste due squadre. L’andata è stata decisa da un episodio (1-0 per il Milan, ndr), lo 0-0 del ritorno di poche settimane fa non ha scoperto le carte. Non escludo che la partita duri più di 90 minuti. Le squadre cercheranno di indirizzare da subito la gara ma senza scoprirsi. Ho comunque la sensazione che il Milan che sia una squadra molto affidabile sul lungo periodo, lo dimostra l‘ottima cavalcata in campionato, mentre la Roma mi dà l’idea di essere molto pronta a dare tutto in partite di questo tipo e lo ha dimostrato in semifinale”.

 

 

La Finale di Coppa Italia Femminile tra Milan e Roma si giocherà domenica 30 maggio alle ore 20:30 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. La partita sarà trasmessa in diretta su Roma TV e Roma TV+.

Credit Photo: Domenico Cippitelli