Sette giorni – non l’inquietante monito della protagonista del film “The Ring”, ma una distanza temporale sufficiente a scindere le cadenzate dinamiche del campionato dai più volatili meccanismi del massimo trofeo nazionale – dopo l’incrocio al Barison valido per la regular season cadetta, le Tose rossoblù tornano a sfidare il Ravenna Women nel terzo e decisivo round del Girone Eliminatorio Triangolare di Coppa Italia. La contesa in terra romagnola, dunque a location invertite, non vale semplicemente il free drink e un posto in poltronissima – gli Ottavi di Finale, a domicilio contro una compagine di Serie A – tra le migliori 16 della prestigiosa manifestazione, ma rappresenta un possibile turning point tecnico ed emotivo per due squadre affamate di risposte sul campo e reduci da un periodo a corrente alternata, tra sorrisi sparsi e qualche sopracciglio particolarmente inarcato Ancelotti Style.

Con la vittoria come unico risultato contemplato (e contemplabile) per cesellare il passaggio del turno, Mister Diego Bortoluzzi ridipinge sulla propria lavagna tattica l’ormai dogmatico 3-5-2, con alcune variazioni tra le interpreti dello Starting XI a metà tra turnover e scelte obbligate dal corposo numero di presenze in infermeria. Tra i pali tocca nuovamente ad Alice Bonassi, non più semplice “portiere di Coppa” in prospettiva viste le 3 giornate di squalifica comminate a Giulia Reginato per l’espulsione in campionato. La Linea Maginot difensiva prevede, accanto ai pilastri friulani Michela Martinelli e Gloria Frizza, il secondo gettone stagionale dall’inizio per l’ex Villanova Anna Zannoni. Ancora più sperimentale il quintetto di centrocampo, con la diez Greis Domi creativa executive producer in cabina di regia, le “tuttocampiste” Vanessa Stefanello e Valentina Foltran a macinare finemente metri e giocate in posizione spiccatamente da mezze ali e gli esterni run baby run Monica Furlan e Silvia Cimarosti instancabili vedette su entrambe le fasce. In avanti, accanto al collaudatissimo bomber e capitano di giornata Natasha Piai, spicca la maglia rossoblù numero 18 della canterana Gaia Maria Sovilla, alla première assoluta dall’inizio con il compito – arduo e stimolante al tempo stesso di sostituire Adriana De Martin, convocata e in campo ma solo per onor di firma (come le acciaccate Mella e Mantoani).

La contesa si apre a spron battuto e con particolare veemenza su entrambi i fronti di gioco, evidenziando la garra sintomo di due compagini vogliose di dare un senso ai primi veri 90′ da in or out lungo il rispettivo cammino stagionale. Il primo lampo offensivo del pomeriggio domenicale è di matrice rossoblù e si materializza dopo 120 secondi con l’incursione nel cuore dell’area ravennate di Cimarosti, il cui diagonale schiacciato con il mancino per poco non favorisce il taglio di Foltran (successivamente segnalata in offside) sul secondo palo di Copetti. Altri 3 giri di lancette e il capitano di casa Cimatti prova a suonare la carica alle proprie compagne, difendendo bene palla su Martinelli appena dentro l’area ma sparando di destro alle stelle senza creare il minimo grattacapo a Bonassi. La numero 9 giallorossa si fa sentire in campo (e apprezzare dal pubblico di fede giallorossa) per il costante incitamento alla squadra e la perenne partecipazione alla manovra offensiva romagnola, sin dalla sua genesi alle porte della trequarti rossoblù. Per vedere la prima vera conclusione nello specchio della porta del match bisogna attendere il minuto 19, quando Picchi di testa al limite dell’area piccola incorna il traversone di Montecucco, senza dare troppa potenza e direzione ad una sfera preda dei guantoni di Bonassi. Le Tose non stanno a guardare e, pur peccando di troppa fretta in fase di costruzione, offrono sprazzi di buon calcio soprattutto grazie alle invenzioni di Domi e alla perenne presenza, tanto in pressione quanto in fase creativa, della solita onnipresente Vale Foltran. Al 21′ si fa vedere con buon costrutto anche Sovilla, che va a via a sinistra con un bel sombrero a Cinque e, sul filtrante per Piai respinto dalla difesa, esplode un gran destro a giro che si perde un paio di metri oltre l’incrocio dei pali della porta di Copetti. Alla bella giocata rossoblù risponde il Ravenna con un’occasione da goosebumps per la pattuglia ospite: Raggi va via a Zannoni e scodella al centro, Cimatti di petto fa sponda per l’accorrente Barbaresi, la cui velenosissima rasoiata in prima battuta di mezzo esterno si spegne a millimetri dal palo destro di Bonassi. La partita è piacevole ed equilibrata, il Permac non accetta di sottomettersi alle iniziative ospiti e, quando “canta messa” ad una sola voce, continua a proporre azioni interessanti in fase offensiva: al 26′ Sovilla, pescata a centro area da un ottimo duetto sull’asse Domi-Piai, si vede annullare per fuorigioco millimetrico la palla del vantaggio rossoblù depositata alle spalle di Copetti; al 34′ non c’è offside, ma solo tanto rammarico, per l’occasione sciupata da Cimarosti, imbeccata all’altezza del dischetto del rigore da un prezioso suggerimento di Stefanello ma troppo attendista nel colpire indisturbata verso la porta, e per questo rimontata all’ultimo istante dal centrale ravennate Vergani. L’esterno ex Pordenone si fa in qualche modo perdonare, a 5′ dal tè caldo di metà partita, cagionando il calcio di rigore da cui nasce il vantaggio rossoblù: la pressione di “Cima” su Greppi manda la numero 5 di casa in confusione, tanto da inciampare sul pallone e trattenerlo con entrambe le mani prima che lo stesso abbia oltrepassato la linea del campo per destinazione. La decisione del Sig. Silvera di Valdarno è tanto immediata quando ineccepibile, dal dischetto Piai infila il mancino alla destra di Copetti e torna al gol dal dischetto nel “gioco” della designazione dei rigoristi rossoblù. Le Tose pregustano la conquista del riposo con la prua avanti nel punteggio, ma proprio a pochissimi istanti dallo scadere regalano – con un vero e proprio harakiri – la rete del pareggio alle padroni di casa: Barbaresi strappa il pallone sull’out destro a Furlan e serve Cimatti in area, lesta a liberarsi in dribbling di Frizza, e a fulminare di mezzo esterno Bonassi sul primo palo. Tutto da rifare per il Permac, all’intervallo è 1-1.

Le Tose si riaffacciano alla ripresa del gioco con un piglio che sembra promettere bene sin dalle prime battute. Ancora Cimarosti, molto sollecitata lungo le proprie mattonelle di competenza, al 49′ confeziona un tiro-cross da sinistra che Copetti smanaccia oltre le teste di Piai e Sovilla non senza qualche rischio per l’integrità del risultato. Anche Foltran e Piai si cercano e trovano con un certo feeling sul proprio asse di competenza, al 54′ il triangolo tra i due alfieri rossoblù è delizioso e spedisce la top scorer rossoblù alla conclusione a giro, potente ma troppo centrale, disinnescata dal portiere di casa. La buona mietitura delle ragazze vittoriesi, in questa fase, si trasforma si trasforma in raccolto due minuti più tardi: Michi Martinelli è al posto giusto nel momento giusto nel cuore dell’area giallorossa per estrarre, su azione di calcio d’angolo eseguita da Piai, la deviazione decisiva sotto misura che fredda Copetti e riporta momentaneamente le Tose sulla strada verso gli Ottavi di Finale. Apparentemente tramortito dagli eventi, il Ravenna torna a premere, inizialmente con un certo grado di improduttiva entropia. Con il passare dei minuti le Tose però si abbassano troppo e, dopo l’uscita dal campo di un’ottima ma stanchissima Sovilla, faticano a respingere le iniziative romagnoli via via sempre più insistenti nel miocardio della danger zone vittoriese. Bonassi è provvidenziale al 68′ nel respingere, di puro istinto e con esperienza da maestra d’ascia, il tap-in sotto misura di Razzolini sul velenoso assist tagliato di Cimatti da sinistra. La numero 25 deve però arrendersi tre minuti dopo all’incornata di Picchi, completamente dimenticata dalla retroguardia rossoblù, da pochi passi su corner mancino battuto con efficacia da Barbaresi. 2-2 e strada di nuovo in salita per le ragazze di mister Bortoluzzi. L’ascesa si fa ufficialmente impervia al 75′, quando la retroguardia Permac si fa nuovamente sorprendere da un lancio dalle retrovie a scavalcare le linee di pressing, con Montecucco indisturbata e lesta nell’appoggiare in mezzo per Cimatti, comoda nel freddare di piatto destro l’incolpevole Bonassi. Rimonta completata per le padrone di casa e Permac ora in grande confusione nel tentativo di non cedere alle ulteriore folate della bora scura (inedita per queste latitudini) a pochi passi dalla costa adriatica. Le Tose ci provano quasi per caso su un paio di palle vagante, con Domi al 78′ e Caccamo poco dopo, senza mai creare vere minacce allo specchio dei pali difeso da Copetti. Bortoluzzi prova a giocarsi anche la carta Deborah Zilli, all’esordio assoluto nel calcio giocato, al minuto 83, ma all’ultimo respiro le romagnole irrobustiscono ulteriormente il risultato calando il poker con la solita capitan Cimatti, imbeccata dalla sgroppata di Razzolini a sinistra e spietata nel mettere a sedere Bonassi e depositare in rete il terzo sigillo personale della contesa.

Le Tose salutano dunque l’edizione 2019-2020 della Coppa Italia e confermano il momento di forma altalenante, soprattutto in fase spiccatamente difensiva. Le energie, da qui a fine stagione, tornano dunque totalmente concentrate sull’avventura in Cadetteria, a partire dall’insidiosa trasferta di domenica prossima a Roma questa volta sponda Lazio. Dove osano le aquile devono tornare a volare anche i sogni mai sopiti dagli sgargianti cromatismi rossoblù.

Photo Credit: Permac Vittorio Veneto