Il ruolo del preparatore atletico è molto complicato: la cura dei programmi di allenamento, l’attività agonistica da seguire e il raggiungimento della forma fisica ideale evitando gli infortuni sono solo gli aspetti tecnici che si celano dietro questa professione. Un preparatore deve poi entrare in sintonia con gli atleti aiutandoli a perfezionarsi e questo richiede una connessione a livello mentale, poiché egli sarà quell’istruttore in grado di temprare il carattere mettendo gli sportivi nella condizione di affrontare anche momenti delicati.

Il preparatore dei portieri segue lo stesso iter. Anch’egli fa parte dello staff tecnico delle società, specializzandosi però tra i pali. Deno Bonopera, ex portiere del Bologna, è colui che ricopre questo ruolo alla San Marino Academy, allenando gli estremi difensori di tutto il comparto Femminile. In un’intervista rilasciata all’ufficio stampa della SMAcademy, ha parlato delle tre ragazze della prima squadra – Gloria Ciccioli, Margherita Salvi e Francesca Montanari – e del loro lavoro costante:

Gloria oggi è la titolare e devo dire che ha superato tutte le aspettative iniziali. Era partita da sconosciuta e attraverso il lavoro è riuscita ad attirare l’attenzione su di sé in un contesto come la Serie A. È maniacale in quello che fa: quando sbaglia vuole ripetere subito l’esercizio, per migliorarsi. Ha una mentalità da vera professionista. Lo stesso vale per Margherita. È arrivata agli sgoccioli del mercato ma si è subito calata nella parte. Anche lei è esemplare sotto tutti gli aspetti. È cresciuta molto a livello tecnico, mentre a livello fisico ha doti non comuni già di suo. Ha comunque ampi margini e sono sicuro che continuando così si toglierà grosse soddisfazioni nella propria carriera. La situazione di Francesca Montanari non si può definire che una parola: ‘trauma’. Si era meritata sul campo la Serie A, stava lavorando alla grande per questa stagione e poi ha subìto la rottura del crociato nelle amichevoli estive. Sfortuna, non esiste altro commento possibile. Però le ho detto di non mollare e lei mi ha ascoltato: lavora duro, oggi è sulla via del ritorno e nella parte finale di stagione si giocherà il posto con le altre. Useremo cautela, come è ovvio, ma lei è molto determinata e vuole fortemente tornare ai suoi livelli. La conosco bene e sono sicuro che ci riuscirà.”

Dopo tanti anni al San Marino è riuscito anche a guadagnarsi la Serie A. Ha quindi raccontato che il paragone con il calcio maschile è sempre dietro l’angolo, ma Bonopera dal canto suo è pronto a lavorare “per colmare il gap che le ragazze accusano rispetto ai ragazzi dal punto di vista morfologico. Per intenderci: una ragazza, ha mani più piccole, è in media più bassa, ha minore potenza muscolare, eppure le porte e i palloni sono sempre gli stessi. Perciò, i preparatori del calcio femminile concentrano i propri sforzi sulla tecnica e sulle letture preventive. Lo si fa con esercizi situazionali ben studiati e con approfondite analisi in sedute video. Io credo che questo rappresenti una vera svolta. Poi siamo in Italia, dove la scuola dei portieri è di assoluto livello tanto nei maschi quanto nelle femmine”.

Occupandosi del settore femminile dalla A alla Z, ha potuto seguire il processo calcistico di tante bambine diventate ragazze promettenti. Questo compito così trasversale ha permesso la sua crescita professionale e si dice molto contento di poter svolgere questa funzione all’interno della società: “Oggi, ho la possibilità di portare le ragazze più meritevoli del settore giovanile in prima squadra, a lavorare con i portieri della Serie A. Sono sempre io a seguirle, e quindi, al di là del contesto in cui si trovano a lavorare, trovano gli stessi principi di base. E poi mi piace fare sì che questi ‘stage’ siano da loro visti anche come premi per il loro impegno. Come dire: la prima squadra è molto più vicina di quanto pensi, se ce la metti tutta. È uno stimolo per loro, le aiuta a spingersi sempre più avanti negli allenamenti e nelle partite.”

Sogno professionale? “Vorrei arrivare alle Nazionali azzurre. Oggi sono un tecnico federale italiano, ma è ovvio che mi piacerebbe fare parte dello staff di una Nazionale. Lavorerò per riuscirci.”

Credit Photo: ©SMAcademy – FSGC