L’APD 90011 Bagheria è una società presente a Bagheria (provincia di Palermo) e vanta una squadra maschile che milita nel torneo siciliano di Eccellenza.
Tuttavia, la società nerazzurro-granata ha deciso che a partire da questa stagione avrebbe costituito una formazione femminile che avrebbe partecipato al campionato di Eccellenza Sicilia e la dirigenza ha scelto Antonia Giammanco come allenatrice del Bagheria femminile.
La nostra Redazione ha raggiunto Antonia, la quale ha ricoperto in passato il ruolo di selezionatrice della Rappresentativa LND Sicilia femminile e tutt’ora responsabile calcio femminile AIAC Sicilia, per risponderci ad alcune domande.
Antonia cosa ti ha portato ad accettare la proposta del Bagheria?
«La mia indole va sempre fuori gli schemi, accetta le sfide e tutto quello che significa diversità, sono partita da zero con la consapevolezza che la strada era in salita. Abbraccio questo progetto anche per altri motivi validi, sui valori umani, sull’interculturalità e progetti per favorire l’inclusione sociale. Il Bagheria è una società seria e ambiziosa. Ho un gruppo nuovo che sa di condivisione: è una sfida con noi stessi, dove il vero obiettivo sarà dall’inizio crederci. Il segreto sarà creare un ambiente sereno tranquillo, senza avere nessuno che ti rema contro. Sarà un viaggio pieno di occasioni per riscoprire la bellezza dello stare insieme, del sentirsi parte di una squadra. Oggi a Bagheria si costruisce una realtà di ragazze che con la loro voglia di giocare faranno la storia».
Che aspettative hai su questa stagione?
«Le aspettative di questa stagione saranno crescere e fare bene, e ci sono alcune ragazze che sono di questa prospettiva. Se qualcuno vuole leggere nella mia dichiarazione che cercherò solo di salvarmi, mi dispiace, ma cercherò invece di vincere. La prima vittoria innanzitutto è esserci, la seconda sarà costruire un gruppo e, contemporaneamente, una squadra, la terza sarà arrivare in alto e puntare alla vittoria».
Tu sei ancora responsabile calcio femminile AIAC Sicilia. Come bilancerai questo ruolo con quello di allenatrice del Bagheria?
«Si certo sono responsabile AIAC del femminile, ma affronterò tutto nella stessa maniera come quando sono stata nominata allenatrice e selezionatrice della Rappresentativa under 23 e aggiungo premiata mister Fair Play. E come ho sempre fatto userò la determinazione e la serietà, con l’obiettivo di promuovere il calcio femminile: credo proprio che creare una prima squadra a Bagheria abbia centrato in pieno uno degli argomenti salienti del calcio femminile».
In effetti il calcio femminile italiano sta vivendo un momento strano, nel senso che da una parte abbiamo seguito con piacere il percorso della Nazionale agli Europei ma dall’altra abbiamo tante squadre che spariscono. Cosa manca al movimento per avere una certa stabilità?
«Il calcio femminile in Italia è sicuramente in netta crescita purtroppo il problema sono i ricavi quasi inesistenti. Il problema è sempre quello economico, i bilanci non quadrano, club in rosso, quindi con difficoltà a riscriversi ai campionati. Molti preferiscono lavorare soltanto nel settore giovanile e nella scuola calcio dove hanno solo un determinato ricavato. Come trovare la stabilità è una domanda da un milione di dollari, bisogna capire se i club spariscono solo per un problema di fondi o perché non ci credono. Bisogna avere un presidente che sia un imprenditore “illuminato e visionario”, un vulcano di progetti efficaci un calcolatore di idee. Ecco perché ho scelto il progetto Bagheria».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Antonia Giammanco per la disponibilità.






