Nel raggruppamento di Eccellenza veneta da diverse stagioni milita la Keralpen Belluno. La società presieduta da Franca Saccon, affiancata dalla dirigente Fiorentina Pilon, è guidata dalla scorsa annata da Silvano Pinto. Nella rosa della squadra bellunese, capitanata da Sandra Sommariva, da ben 13 anni è presente. Chiara De Valerio. Abbiamo raggiunto, per conoscere meglio la realtà gialloblu, l’ala sinistra classe ’93 originaria di Longarone.

Chiara quali sono state le tue prime esperienze nel mondo del calcio?
Fin da piccola cercavo qualsiasi oggetto di forma tonda o simile per giocare a calcio, che fosse stato una pallina fatta con la carta d’alluminio o la pallina che si comprava al distributore fuori dai bar/ristoranti con la monetina. All’età di 7 anni mio papà mi ha portato a vedere un allenamento di calcio della categoria pulcini a Longarone, paese dove abito e dove sono cresciuta, e dal giorno successivo ho chiesto d’iscrivermi perché lo desideravo tanto. Ero l’unica ragazza ma non mi sono mai fatta nessun tipo di problema, anzi. Da lì non mi sono mai staccata dal mondo del calcio. Ho giocato con i maschi fino all’età di 12 anni, poi mi sono avvicinata al calcio femminile. Un anno l’ho trascorso con dei tornei tra Belluno e Vittorio Veneto, poi ho iniziato nella juniores del Keralpen Belluno e sono rimasta sempre fedele al club“.

Sei legatissima a questi colori, com’è andata la scorsa stagione per te e per la squadra?
“La scorsa stagione è stata abbastanza altalenante se guardiamo i risultati della domenica, ma negli ultimi scontri il gruppo si era rafforzato ed avevamo trovato l’ingranaggio giusto tra noi in campo. Il gruppo, invece, è rimasto sempre unito e nel nostro spogliatoio si è vissuta sempre un’armonia fantastica”.

Come avete vissuto la fase di stop della scorsa primavera e come state vivendo questa?
“Avevamo appena finito la fase di pre-campionato ed eravamo pronte ad iniziare la seconda parte del girone d’Eccellenza. La rosa era motivata e consapevole che non sarebbe stato semplice, ma una bella prova di maturazione dopo le ultime partite per vedere se realmente il gruppo fosse stato sulla strada giusta o meno. Con questo nuovo stop abbiamo una specie di déjà-vu che riporta a marzo, non potendoci nemmeno allenare insieme e farlo in solitaria ognuna per conto suo non è facile, però la salute vien prima di tutto quindi ci adatteremo a seguire la scheda degli allenamenti del nostro preparatore e sono sicura che quando ci ritroveremo tutte assieme ripartiremo ancora più motivate e pronte”.

La rosa si era rinnovata? Che gruppo hai visto nei primi allenamenti?
Quest’anno sono arrivate delle nuove giocatrici tra prima squadra e juniores direttamente dall’ex Primiero, la seconda squadra ancora viva sino a qualche mese fa nel territorio bellunese. Ragazze molto motivate con la voglia d’ imparare ed inserirsi nel nostro gruppo. Quest’anno il gruppo è bello vario, gioco con ragazze di 16anni fino ad arrivare a 35, quindi c’è un dare ed avere da parte di tutte. Devo dire che le ragazzine più giovani danno una spirito di allegria non indifferente, mente noi più anziane cerchiamo di far capire a loro i valori di squadra e di spogliatoi, quindi la giusta combinata”.

Con quali ambizioni volevate affrontare il campionato?
“Siamo partite con l’ambizione di vincere e fare punti indipendentemente dalla squadra che si affronta la domenica, su questo non c’è dubbio, e di piazzarci tra le prime 4 squadre. Quest’anno il campionato, a mio avviso, sarebbe stato molto equilibrato e tosto”.

Come reputi il livello del campionato d’Eccellenza della tua regione?
“Ci sono squadre belle competitive con delle giocatrici che potrebbero tranquillamente ambire a categorie più alte. Dopo tanti anni che gioco ben o male le caratteristiche di certe squadre le conosco, e le giocatrici pure tra partite e tornei estivi, ma non si finisce mai di imparare”.

Come sta crescendo il calcio femminile in generale nella tua regione?
In questi anni ho visto tante squadre scomparire o unirsi ad altre per sopravvivere. Mancano risorse sia a livello economico che a livello di ragazze, dirigenti e di persone che credano realmente in questo movimento ed investano credendo in noi. Siamo ragazze con la voglia di giocare e portare avanti il calcio femminile nella regione per dare la possibilità anche alle bimbe d’oggi di avere l’opportunità di vivere il mondo del calcio, non chiediamo altro. Ma se nel 2020 c’è tutt’ora questa disparità tra maschile e femminile evidentemente ci sono persone che ci prendono tutt’ora con troppa superficialità”.

 Il tuo più bel ricordo legato al mondo del calcio?
Il mio più bel ricordo è la doppietta che ho segnato in semifinale di Coppa Veneto, contro la Polisportiva San Marco. Era il febbraio 2019 è staccammo il biglietto per la finale. Una partita combattutissima, nella quale tutte abbiamo messo una forza ed un’energia mai vista prima. Al termine della partita c’è stata una festa nello spogliatoio indimenticabile, ricordi che porterò per sempre dentro me”.

1 commento

  1. Gran bell’ articolo, Chiara molto attaccata alla squadra e sempre disponibile con le compagne …
    Mi mancano tanto le mie ragazze, piccole e grandi ❤⚽️❤

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