“Forza Paris!”, è questo il senso della visita del presidente della FIGC Gabriele Gravina in Sardegna. Facendo proprio il motto che invita all’unità, tutte le anime del calcio isolano hanno accolto con grande entusiasmo il numero uno della FIGC per discutere del futuro del calcio, confrontandosi tra problematiche e punti di forza, idee e programmi innovativi.

È partito dalla Sardegna, dunque, il tour di incontri presso le sedi dei Comitati Regionali e dei Coordinatori del Settore Giovanile e Scolastico, annunciato in sede di Assemblea federale. L’obiettivo è ascoltare le esigenze dei territori per elaborare al meglio una strategia condivisa di risposta alla crisi, e far sentire la necessaria vicinanza al settore di base, soprattutto nel momento complesso caratterizzato dalle difficoltà e dalle restrizioni imposte dal regime pandemico.

“Ringrazio Gianni e tutti voi per la splendida accoglienza – ha dichiarato Gravina rivolgendosi ai rappresentanti del calcio regionale – siete riusciti a trasformare in emozione un’intensa giornata di lavoro. La vera passione per il calcio si alimenta con l’organizzazione e la passione che caratterizzano la famiglia del calcio sardo”.

Gravina ha incontrato i dipendenti del Comitato della Lega Nazionale Dilettanti, il Consiglio Direttivo e le diverse componenti del calcio sardo assieme al presidente della Lega B Mauro Balata, originario della terra dei quattro mori. Ad accogliere Gravina, insieme al presidente del Comitato Gianni Cadoni e al vicario Roberto Desini, c’era l’assessore regionale al Turismo Giovanni Chessa, che gli ha donato una bandiera sarda. Argomento sul tavolo il futuro del calcio a 360°, dalla ripresa dei campionati dilettantistici, allo sviluppo del calcio femminile, dall’attività giovanile alla candidatura italiana per prestigiosi eventi internazionali di beach soccer. Dopo una serie di riunioni a Cagliari, dove ha avuto anche la possibilità di salutare il governatore della Sardegna Christian Solinas, il presidente federale ha visitato anche il centro polivalente di Sa Rodia.

“La FIGC tiene in considerazione tutte le sue anime e le diverse componenti – ha concluso Gravina – perché solo insieme si uscirà da questa crisi. Sono qui per raccogliere elementi, preoccupazioni e aspirazioni. Con questi incontri è mia intenzione porre le basi per un’ambiziosa riforma complessiva del sistema, che delinei finalmente nuovi perimetri del professionismo e del dilettantismo”.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio