Credit Photo: Andrea Amato

Una serata per raccontare la sua storia e ricordare aneddoti di quella del calcio femminile italiano. La Ct della Nazionale Milena Bertolini, a Palazzo Soardi (Mantova) è stata ospite della rassegna “A tutto sport”, promossa dall’Associazione Fare Cultura con il patrocinio della Città di Mantova e del Comitato Regionale CONI Lombardia. Dopo l’introduzione dell’assessore alle politiche giovanili Alessandra Riccadonna, Bertolini – nell’incontro moderato dalla giornalista Tiziana Pikler – ha ripercorso la sua carriera di calciatrice in una sala gremita da giovani atlete del Mantova e del Casalmartino e da diversi rappresentanti delle istituzioni calcistiche locali.

“Io e la mia generazione siamo uscite fortificate dalle difficoltà all’interno delle quali siamo cresciute – dice Bertolini -. La passione alla fine ha prevalso sulle difficoltà. Per questo dico che il calcio femminile in Italia non è nato nel 2019 (quando ha riportato l’Italia ai Mondiali dopo vent’anni, ndr), anche se tutti solo in quel momento si sono accorti di noi. Se siamo arrivati a questo punto è grazie a tutto ciò che c’è stato prima. L’affiliazione ai club maschili non deve essere vista come un obbligo ma come un’opportunità. La grande occasione per il nostro calcio, parlando della base del nostro movimento, è data dalla possibilità di poter scegliere tra sempre più bambine”.

Tra poche settimane, la Nazionale inizierà la sua avventura in vista del Mondiale in Australia e Nuova Zelanda, con la speranza di vivere un’estate simile a quella del 2019 e meno amara di quella del 2022. “Lo scorso anno all’Europeo siamo finite schiacciate dalle troppe aspettative ma la vita sul campo è fatta soprattutto di sconfitte. Proveremo a rifarci”.