Saranno le campionesse in carica de Le Serenissime, assieme a Longobarda, Adriatica, Franciacorta, Magna Grecia e Taurinense, a giocarsi, da giovedì 6 a domenica 9 aprile presso il CPO di Tirrenia, l’ultimo atto del torneo delle selezioni territoriali Under 15 femminili, parte integrante di Calcio+, il macro progetto della FIGC per lo sviluppo del calcio giovanile femminile, avviao in sinergia con il Settore Giovanile e Scolastico e con il Club Italia.Il torneo completa un percorso di scouting e selezione sul territorio che punta a sostenere la crescita graduale e funzionale delle giovani Under 15: attraverso questa attività, la FIGC punta a individuare il talento tra le più giovani, così da costituire una base di calciatrici selezionabili per la prima Nazionale femminile del Club Italia, l’Under 16. Non a caso, a dirigere il progetto tecnico c’è Viviana Schiavi, ex Azzurra, oggi tecnico federale delle Azzurrine Under 16, che tra l’altro a febbraio si sono conquistate la ribalta internazionale vincendo il torneo di sviluppo UEFA in Portogallo battendo Germania e Olanda e pareggiando con l’Inghilterra.

Le sei squadre finaliste, denominate in base a caratteristiche storiche dei territori di appartenenza, sono state suddivise in due triangolari: tre giorni di gara prima delle finali dal 1° al 6° posto previste nel giorno di Pasqua. A Tirrenia si completa il viaggio inziato nei mesi scorsi: le sei selezioni infatti hanno già superato il primo step interregionale, vincendo i rispettivi gironi di qualificazione. Le Serenissime allo Stadio Allende di Spinea (Ve) si sono imposte sulle formazioni Via Emilia e Terre del Nord Est. Nella stessa giornata, la selezione Franciacorta, impegnata al Centro Sportivo Fadigati di Cicognolo (Cr), ha superato non senza difficoltà le compagini di Ligurnova e Dolomiti, mentre Adriatica ha liquidato Gran Sasso e Apulo Lucania nel raggruppamento di Ascoli.

Nel weekend successivo, le ultime eliminatorie: Magnagrecia ha avuto la meglio sulle coetanee di Tirrenica e Pintadera nella tappa disputata a Roma al Campo dei Miracoli di Corviale; mentre a Trezzano sul Naviglio, la Taurinense ha guadagnato il pass per la finale superando le selezioni Ticino e Trinacria, e al Centro di Preparazione Olimpica CONI di Tirrenia, le ragazze della Longobarda si sono imposte su Granducato e Etrusco Sabina.

“Cerchiamo di essere molto attente al percorso delle ragazze – commenta Viviana Schiavi, tecnico della Nazionale Under 16 e Responsabile Tecnica del Progetto Calcio+15 alla vigilia della Fase Finale – sia dal punto di vista sportivo, ma soprattutto umano. Attraverso queste selezioni proviamo a dar loro un’opportunità di confronto, che esuli da quanto già avviene all’interno dei rispettivi club, per metterle a contatto con ragazze che vivono realtà, territori e storie diverse”. Per facilitare questo, in ognuna delle giornate di gara sarà presente una partita “mista”, in cui le due squadre a riposo nei triangolari si affronteranno fondendo le rispettive rose. “Pensiamo che questo sia un aspetto propositivo di crescita – aggiunge la Schiavi – per le ragazze e per gli allenatori, un’opportunità di formazione per tutti”.

Novità regolamentari. Ma non c’è solo questo, altre particolarità del torneo – che si gioca nove contro nove su campo ridotto -, come la “zona no-pressing” e la “green card”, vanno proprio nella direzione della crescita sportiva e umana: “L’obiettivo è porre l’attenzione sull’aspetto tecnico, incoraggiandole a non aver paura, provando a giocare il pallone dal basso (sulle rimesse dal fondo non è permesso entrare nella zona di campo compresa fra la linea di fondo e il limite dell’area di rigore, per l’appunto la zona no-pressing, ndr), oppure, come per il cartellino verde, sottolineare l’importanza del Fair Play nel rispetto del regolamento e degli avversari”.Infine, il campo, preminente per la crescita delle ragazze, per dar loro un obiettivo da inseguire, ovviamente quello della maglia Azzurra: “Chiara Beccari e Matilde Pavan sono solo gli ultimi esempi di ragazze passate dal programma Calcio+ e arrivate a vestire la maglia della Nazionale. Per noi è motivo d’orgoglio vedere queste ragazze, passate da qui, riuscire a coronare il proprio sogno, perché cerchiamo di curare la crescita delle ragazze a 360 gradi, associando al piano ludico e del divertimento, quello sportivo, personale e tecnico del campo” conclude Viviana Schiavi.