Prosegue lo sviluppo dell’attività di carattere sociale condotta dalla FIGC attraverso il Settore Giovanile e Scolastico nel pieno rispetto delle norme e dei protocolli di sicurezza per la tutela della salute. Tenendo presente l’evolversi dell’attuale momento di emergenza, nonostante le difficoltà, anche per il 2021, la FIGC dà seguito al progetto “RETE” e a quanto avviato con i centri di accoglienza del Sistema SAI-SIPROIMI, al fine di promuovere e favorire l’interazione tra pari e i processi di inclusione sociale ed interculturale attraverso il calcio. 
 
A poche settimane di distanza dalla Fase Nazionale 2020, disputata lo scorso ottobre a Roma e conclusasi con la vittoria di Trento, la Federazione lancia ufficialmente la settima edizione di un’iniziativa, in continua crescita, sia in termini di partecipazione che di risultati, e diventata un modello anche a livello internazionale, che ha portato ad affermare il valore del calcio come strumento educativo e ad ampliare il raggio d’azione sul tema della responsabilità sociale.
 
In quest’ottica, con l’introduzione di diverse innovazioni di carattere strategico, il concetto di “RETE” ed il suo relativo marchio andranno pertanto a rappresentare il macro progetto di riferimento delle attività di inclusione sociale istituite dal Settore Giovanile e Scolastico, andando a costituire una vera e propria area dedicata al Social Football. 
 
Punto cardine della mission federale per quanto attiene tali iniziative, il progetto rivolto ai minori stranieri non accompagnati accolti in Italia, sviluppato in collaborazione con il Ministero dell’Interno e l’ANCI, e grazie al supporto di Eni e Puma, rinominato REfugee TEams.
 
Un’attività, che dal 2015 ha coinvolto in modo diretto circa 3.000 giovani, articolata secondo un format tecnico-formativo in continua evoluzione, che, come prima novità, per il 2020-2021 avrà a disposizione un portale web dedicato (www.figc-rete.it) attraverso il quale formulare le iscrizioni e reperire le informazioni utili inerenti il progetto.
 
Come per le precedenti edizioni, con particolare attenzione all’evolversi dell’emergenza sanitaria e prevedendo pertanto una rimodulazione a seconda delle esigenze, l’attività si svilupperà attraverso le sedute di allenamento da svolgere presso le sedi delle realtà partecipanti, sotto la guida dei Coordinamenti Regionali SGS, e le successive fasi di gioco regionali, laddove possibile, territoriali e interregionali che determineranno l’accesso alla fase nazionale prevista per giugno-luglio 2021.
 
Parte integrante dell’edizione 2021 di REfugee TEams, due percorsi formativi distinti, sviluppati in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, attraverso il Centro di ricerca universitario Health Human Care and Social Intercultural Assessment – He.R.A. ,  rispettivamente riservati agli operatori sociali dei centri SAI-SIPORIMI e ai collaboratori territoriali SGS e ai ragazzi accolti nelle strutture che prenderanno parte al progetto.
 
Per gli operatori e gli staff SGS verrà attivato, a partire da gennaio 2021, un Corso di 1° livello su Sport Calcio e Integrazione, con l’obiettivo di trasmettere gli strumenti necessari per ottimizzare la gestione dei processi di inclusione nel nostro paese; formare professionalità in grado di creare, anche attraverso attività sportive come il gioco del calcio, una rete di accoglienza e favorire l’integrazione e la corretta gestione del fenomeno migratorio con particolare riguardo ai Minori Stranieri non Accompagnati.
 
Per i giovani accolti nei centri SAI-SIPROIMI, è stato invece previsto un percorso educativo che, sempre dal mese di gennaio 2021, attraverso uno strumento di e-learning, specifico per ogni partecipante (link), avvierà un costante e graduale avanzamento formativo su tematiche istruttive quali alfabetizzazione, alimentazione, corretto stile di vita, educazione civica e regola del gioco. 
 

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio