La Polisportiva Oratorio 2B, al suo debutto in Eccellenza Lombardia, sta occupando la nona piazza con dodici punti, questo grazie a quattro vittorie e sette sconfitte. La squadra, allenata da Walter Sangiorgio, punta alla salvezza, e per questo il gruppo è stato creato ad inizio campionato da Alessandra Forzatti. La nostra Redazione ha raggiunto la Direttrice Sportiva gialloblù per parlare del suo percorso e fare il punto della situazione.

Alessandra cos’è per lei il calcio?
«Il calcio per me è stato tutto sin da quand’ero bambina. Una passione che me l’ha trasmesso mia mamma, anch’essa calciatrice».

Quando ha capito che il pallone avrebbe fatto parte della sua vita?
«Fin da subito, perché era tutto quello che desideravo durante la giornata questo mi faceva star bene».

Ci racconti il suo percorso calcistico.
«Il mio percorso calcistico è stato travagliato e abbastanza. Non c’erano squadre della mia zona e avevo trovato una squadra di Milano che giocava all’Opra ma per i miei genitori era un bel problema. Quindi per alcuni anni mi sono fermata, finché non ho scoperto una squadra femminile col Verderio, e da lì a qualche anno mi ha scoperto la Valassinese. con Stefania Bonamoni, la presidentessa di quel club, che ha creato una qualcosa di irripetibile, partendo dalla Serie C alla Serie A. Dopodiché sono andata in altre società come Urgnano e Agrate, finché mi sono ritirata nel 2017».

Che differenza ha notato tra il calcio del suo tempo e quello di oggi?
«Il Mondiale ha smosso il calcio femminile in Italia, perché al mio tempo non c’erano le persone che lo seguivano, società che non credevano nel femminile, mentre oggi invece ci sono. Sicuramente è un trampolino per le ragazze, perché possono creare una carriera. Ora il calcio femminile è più ben visto e seguito rispetto a tanti anni fa».

Cosa le ha portato a diventare Direttrice Sportiva della Polisportiva Oratorio 2B?
«Quando ho chiuso la mia carriera col San Zeno ho iniziato ad allenare questa squadra, vincendo il campionato e siamo salire in C, poi la società ha sciolto la squadra, dopodiché ci siamo trasferite al Robbiate, dove, nonostante abbiamo vinto un titolo, non ha voluto partecipare. Così tre anni fa ho portato le ragazze a Brivio, realizzando il mio sogno di portare il calcio femminile nel mio paese: il primo anno l’ho seguito come allenatrice, dove stavamo andando bene, poi ho deciso di portare avanti il progetto ma con un altro ruolo, perché era giusto dare alle ragazze nuovi stimoli. La Polisportiva 2B mi ha concesso carta bianca sul femminile».

Come è stata plasmata la Prima Squadra di quest’anno?
«Quando la 2B è stata ripescata in Eccellenza bisognava fare innesti di un certo livello. La squadra è giovane ma sta dando i suoi frutti, realizzando un gruppo molto affiatato. Vogliamo inserire queste giovani per farle crescere, dato che questo progetto è a lungo termine».

Dopo undici giornate siete none: se lo aspettava questo piazzamento?
«Sinceramente mi aspettavo anche qualcosa in più, penso che con la rosa che abbiamo ritengo la posizione non è veritiera».

La 2B ce la farà a salvarsi?
«Sono sicura che la 2B si salverà, magari anche qualcosa in più».

Quale squadra del girone lombardo di Eccellenza le ha sorpreso di più?
«Sapevo che la 3Team fossa stata un’ottima squadra, il Lumezzane anche, perché ha un buon fondo dove può attingere in casi di necessità ma allo stesso tempo ha anche ragazze di esperienza, però pure il Vittuone è una bella squadretta».

Che valenza avrà il Covid-19 sul campionato?
«Non vorrei che accadesse quello che è avvenuto il primo anno, ma, visto l’andazzo, ci stiamo trovando in difficoltà, perché le ragazze stanno perdendo gli stimoli e la passione, e questo ci spaventa. Noi però ci stiamo lavorando su questo aspetto, cercando di far capire che ci dobbiamo convivere con quest’epidemia in un modo o nell’altro, che non più ai livelli iniziali. Non a caso puntiamo a riprendere gli allenamenti con la massima sicurezza, ma facendo vivere alle ragazze la passione per il calcio con la massima serietà».

Nel corso della stagione si sono ritirate, dall’Eccellenza Lombardia, due squadre. Cosa ne pensa a riguardo?
«Questa cosa era un po’ nell’aria, perché mi lascia perplesso vedere iscriversi una squadra che non era in grado di gestire in campionato. Ha influito molto, perché questo tira e molla non aiuta e non agevola».

Il calcio femminile lombardo avrà un futuro?
«Secondo me sì, magari certe società che vogliono investire nel femminile non devono vederlo come un piacere, ma come un investimento a lungo termine. Ma il futuro c’è, e lo dimostrano il numero delle squadre».

Che sogno vorrebbe realizzare?
«Vorrei portare alla 2B il Settore Giovanile Femminile. Sarà difficile, ma già sapere in questi due anni tante bambine chiedono se c’era la squadra femminile, e già questo è importante».

Cosa vuole centrare quest’anno con la 2B?
«Sicuramente la salvezza e dare la visibilità alle calciatrici che sono state oscurate, perché hanno patito tanto, Mi auguro che il campionato possa ripartire e che si svolga in modo sereno e spensierato».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Polisportiva Oratorio 2B e Alessandra Forzatti per la disponibilità.

Photo Credit: Alessandra Forzatti

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.