Alessandro Spugna esce dal campo di Vinovo a testa alta e sopra tutto con la consapevolezza che il campionato non è ancora terminato: tutto può ancora accadere!
Dal punto di vista fisico la Roma ha dominato, ed anche per le occasioni a rete di essere superiore alla capolista Juventus, ed un pò di rammarico, ammette il tecnico, ci può stare: “Però la prestazione generale è stata molto buona, venire qui a Vinovo è giocare una partita di questo tipo non era ne scontata e ne facile, abbiamo giocato con molta personalità, siamo sulla buona strada ed il campionato è ancora aperto, ma lo è non solo per noi sia per la lotta scudetto che per la lotta alla qualificazione Champions, ci sono tante squadre in pochi punti e quindi dobbiamo giocarcela fino alla fine”.
C’è ancora un gap dalla Juventus, e quanto crede mister Spugna, ma la corse a questo scudetto resta molto aperto, pur non sbilanciandosi prosegue: “Chi vincerà vorrà dire che avrà fatto un qualcosa di più di tutte le altre, la Juve probabilmente quest’anno ha pagato lo sforzo fisico in tutte le competizioni a cui era chiamata, però tante squadre ci stanno avvicinando alla capolista e questo è un buon segnale non solo per il calcio ma per tutto il movimento femminile italiano che è in forte crescita. Vuol dire che si stà alzando il livello e per cui, vediamo, andiamo avanti così: ci siamo, credere per sognare non costa nulla. Siamo a soli tre punti e lavoriamo ogni giorno per migliorarci e quindi ogni giorno ci proveremo. Per adesso sono davanti loro e togliere tre punti alla Juve non è semplice, pero ci siamo anche noi, ed oggi lo abbiamo dimostrato”.
Se la Juve non ritrova forma fisica e brillantezza, rischia di trovarsi com un solo trofeo, alla fine della stagione: quello già vinto.
Montemurro dovrebbe provare forze fresche e forse anche giovani. Bonfantini per esempio, ma forse anche Beccari e Pfattner.
Non escludo che, dopo essere passate indenni da questa partita (contro la squadra più in forma del momento) possa aiutare le bianconere a liberarsi un po‘ testa e cuore da alcuni timori. Però per tornare ad essere quelle dell‘andata e delle battaglie di Londra e Wolfsburg) la squadra deve darsi una mossa.