Photo Credit: Giada Morena - Real Meda

Il Real Meda è uscito sconfitto per 2-0 sul campo della Solbiatese Azalee nella diciassettesima giornata del Girone A di Serie C, e ora le bianconere si ritrovano al quart’ultimo posto del raggruppamento, ma l’obiettivo è quello di concludere il campionato ed evitare di giocarsi la salvezza tramite playout. La squadra è giovane, e quindi c’è molto entusiasmo per provare a centrare il risultato, ma c’è una che, dopo un lungo infortunio, ha una grande voglia di dimostrare il suo talento: stiamo parlando di Alessia Gomez, centrocampista classe ’03 che, dopo Tabiago e Como, ha deciso di vestire in questa stagione la divisa delle pantere. La nostra Redazione ha raggiunto Alessia per risponderci ad alcune domande.

Alessia come hai scoperto di essere una centrocampista?
«Prima di diventare centrocampista ho provato tutti i ruoli, ma in particolare mi piace giocare esterno perché mi piace correre e in mezzo al campo si tocca tante volte la palla».

Qual è la tua calciatrice di riferimento?
«La mia calciatrice di riferimento è Jennifer Hermoso (ex Barcellona ora in Messico con la maglia del Pachuca, ndr), mi piace molto il suo modo di giocare. Gioca diversamente dagli altri, non punta tanto sulla tecnica, ma sulla qualità delle giocate».

La tua carriera è legata alle maglie del Como Women e del Tabiago. Che esperienze sono state per te?
«Ho giocato nel Tabiago per sette anni, e ho fatto tutto il settore giovanile: mi sono trovata bene sono cresciuta tanto e ho imparato tante cose. Poi ho passato quattro anni a Como, tra giovanili e Prima Squadra, e lì ho migliorato tante cose: sono cresciuta molto di testa, allenandomi con le ragazze più grandi e provenienti da grandi club».

Ora sei al Real Meda. Perché hai deciso di approdare in questo club?
«Sono venuta a Meda dopo il mio infortunio, perché ho sentito parlare molto bene di questa squadra, e ho pensato fosse il posto giusto dove riprendere ad allenarmi e giocare».

Che ambiente calcistico hai notato a Meda?
«A Meda mi trovo molto bene sia con le compagne sia con tutta la dirigenza, sono molto disponibili e non fanno mancare nulla».

Entriamo nel campionato che per il Real Meda parla di tredicesimo posto. Piazzamento in linea con i tuoi obiettivi di inizio stagione?
«Sicuramente non è una posizione piacevole per nulla, e non rientra negli obiettivi iniziali. Io sinceramente non mi sono prefissata un piazzamento in classifica, bensì un recupero personale per tornare in forma e aiutare la squadra il prima possibile. Io, dal rientro, ho giocato solo quarantacinque minuti con la Solbiatese. Non vedo l’ora che arrivino le date del ritorno, perché ho tantissima voglia di giocarle».

L’ultima uscita del Meda è stata negativa, dato che le pantere hanno perso 2-0 in casa della Solbiatese. Cosa è mancato alla squadra per centrare un risultato positivo?
«Secondo me un po’ di testa e idee di gioco. Magari più concentrazione dall’inizio, entrare in campo già con le idee chiare su quello che vogliamo ovvero portare. a casa i 3 punti».

Ora per il Real c’è la sfida contro l’Angelo Baiardo e, all’andata, è finita 2-2. Questa volta si potrà fare di più?
«Oggi sarà una partita importante, come tutte le altre. Rispetto all’andata si può sempre fare meglio, ci siamo preparate molto e abbiamo lavorato su molte cose quindi spero che con queste cose si possa fare un po’ di più dell’andata».

Secondo te, quali è la squadra che potrebbe vincere il Girone A di Serie C, e perché?
«Secondo me il Pavia, se lo meriterebbe. Mi piace molto il suo gioco che ha rispetto ad altre squadre».

Credi che il professionismo possa dare slancio al calcio femminile italiano?
«Secondo me si può dare slancio al calcio femminile, il livello si è alzato molto. Tante giocatrici italiane stanno andando all’estero e viceversa. È molto importante quest’anno si è fatto un grande passo ma ancora c’è tanto lavoro da fare».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Oltre al calcio io studio, frequento il quinto anno del Turistico e ho la maturità. Diciamo che la mia vita si concentra molto su queste due cose che sono le più importanti, di uno voglio farne il mio lavoro, l’altro invece per quanto mi riguarda è sempre importante avere un secondo piano, e ora come ora il calcio per noi ragazze non può essere l’unico lavoro».

Cosa vorresti riuscire a centrare quest’anno?
«Da quest’anno dal punto di vista calcistico vorrei ritrovare la fiducia in me stessa da dopo l’infortunio, sono stata ferma un anno e mezzo, e non è facile riabituarsi a tante cose e aspettarsi di saper fare bene giocate che facevo prima, e invece mi ritrovo a dover re-imparare molti aspetti tecnici-fisici. Per quanto riguarda la vita personale, voglio finire le superiori e essere orgogliosa di quello che ho fatto e. del mio percorso, entrare all’università e studiare per diventare fisioterapista-osteopata».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Real Meda e Alessia Gomez per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.