La Pro Sesto si sta avvicinando a grandi passi sulla nuova avventura in Serie B, anche se domenica avrà già subito un incontro importante, ovvero il turno di preliminare di Coppa Italia contro il Cortefranca. A guidare le ragazze di mister Andrea Ruggeri ci sarà in attacco Anita Coda, calciatrice classe 2000 e arrivata da poche settimane in terra sestese. La nostra Redazione ha raggiunto coi nostri microfoni la nuova bomber biancoceleste.

Anita cosa vuol dire per te il calcio?
«Il calcio mi dà motivo di sfogo sia fisico che psicologico, perché riporto sul campo quello che si fa tutti i giorni: quando sei entusiasta lo mostri sul campo, ma quando hai delle difficoltà riesci a riportare sul terreno di gioco la grinta».

Cosa ti ha colpito del ruolo di attaccante?
«La libertà che si può avere, perché se in difesa hai degli schemi precisi, l’attaccante deve avere, oltre alle indicazioni tattiche, l’istinto di fare e inventare delle giocate».

Qual è stato il gol più bello che hai realizzato fin ad ora?
«Il più bello risale alla fine del 2015, quando ero nella Rappresentativa Under 23 della Lombardia e giocavamo a San Siro contro il Veneto. Sono entrata nel secondo tempo, eravamo sotto 1-0 e, grazie alla giocata di squadra, d’istinto mi sono trovata davanti al portiere e con un pallonetto avevo realizzato il gol del pareggio».

Cos’è stato per te indossare la maglia del Milan?
«Per me è stata un’emozione indescrivibile: vivendo in quel mondo capisci di avere delle responsabilità e di stare in quel mondo».

Real Meda, Napoli Femminile e Cittadella: quale di queste tre ti è rimasta nel cuore?
«Il Napoli perché avevamo nella squadra la nostra forza, e nessuno si tirava indietro, perché nei momenti di difficoltà eravamo sempre unite».

Quest’anno passi alla Pro Sesto: perché hai fatto questa scelta?
«Mi ha colpito molto il progetto della società, in particolar modo quando me ne ha parlato il Responsabile Alessandro Cartago. Vedo nella Pro Sesto la voglia delle giocatrici e della dirigenza. Sono sincera: penso di aver fatto la scelta giusta, perché le mie compagne hanno voglia di crescere e di fare. Stiamo lavorando bene, possiamo fare grandi cose».

Domenica col Cortefranca subito un test dentro o fuori, perché in ballo ci sarà l’accesso alla fase a gironi di Coppa Italia.
«Per tutte sarà una partita, a livello emotivo, molto forte. Dovremmo partire subito a mille».

La Serie B inizierà tra meno di una settimana: cosa ti aspetti dal prossimo campionato?
«Si sono rinforzate tante squadre, e sarà un campionato molto combattuto».

Secondo te come sta andando il calcio femminile italiano?
«Sta crescendo tanto. C’è più interesse, sia ha più voglia di seguire il femminile, a dimostrazione che il calcio non è più visto come uno sport maschile».

Come lo vedi l’imminente passaggio del calcio femminile al professionismo?
«Era ora, perché chi gioca in Serie A o in B è una professionista a tutti gli effetti, quindi penso sia giusto riconoscere la professione che fa, perché sai di poterti concentrare sul calcio come lavoro».

Come sei fuori dal campo?
«Sono una ragazza che vuole fare gruppo, sia in campo che fuori, perché per me il legame è importante. Studio Scienze Motorie in indirizzo calcio».

Cosa ti aspetta il futuro?
«Spero di essere una calciatrice professionista a tutti gli effetti e di giocare con la maglia della Nazionale».

La Redazione di Calcio Femminile Italino ringrazia la Pro Sesto 1913 e Anita Coda per la disponibilità.

Photo Credit: Pro Sesto 1913

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.