Ai microfoni di TuttosportMilena Bertolini ha parlato così in vista di Lione-Juventus Women.

SEMIFINALI – «La Juve ci deve credere e, conoscendo le ragazze, ci crede eccome. Si è visto in campo all’Allianz: nell’andata ha dimostrato che la può giocare, va a Lione con un piccolo vantaggio meritatamente conquistato. Per ottenere grandi risultati occorre fame e forti motivazioni, spirito di sacrificio e capacità di lavorare insieme, la Juve possiede queste caratteristiche. Di fronte c’è un Lione un po’ diverso dal passato, in tutti i grandi cicli ci sono anche momenti di transizione. La Juve ha il 50% di possibilità di arrivare in semifinale: ha il vantaggio del 2-1, il Lione quello di giocare in casa e la grande esperienza».

COSA FARE – «La Juve non corre il rischio di sottovalutare nulla: conosco le bianconere, saranno attente e determinate. Affronteranno la gara con l’umiltà, intesa come capacità di apprendimento continuo, e la compattezza dimostrata in tutto il loro percorso di Champions. Ricordo quando giocarono in casa del Chelsea, nei gironi: le inglesi erano molto allegre all’inizio del match, alla fine ridevano un po’ meno, ma la Juve non commette l’errore di sottovalutare il Lione».

SALVAI – «Cecilia è una giocatrice importante non solo per la Juve ma anche per la Nazionale e non si può sostituire, ma credo che la Juve abbia giocatrici di grande esperienza e qualità in quel ruolo, come Sembrant e Lenzini. Al Lione è sicuramente mancata un’attaccante così forte».

HURTIG – «Ha commesso quell’errore iniziale all’andata che può aver inciso sull’aspetto emotivo. Facendo un paragone con la Nazionale maschile, penso all’occasione fallita da Berardi. La Hurtig nel corso della gara ha alti picchi e momenti di assenza. E’ una sua caratteristica, non può accelerare per 90’. Quando si accende, però, illumina e ti fa vincere la partita».

BONFANTINI – «Agnese è un talento del nostro calcio, anche lei sta facendo un percorso di crescita. Il fatto che quando entra sia sempre determinante significa che è già a buon punto».

Credit Photo: Andrea Amato