Camelia Ceasar, portiere della Roma Femminile, ha risposto oggi alle domande arrivate da alcune ragazze del settore giovanile e dalle sue compagne di squadra. Queste le sue parole:

Quante difficoltà hai avuto nel coniugare sia la scuola che il calcio?
“Non è stato facile, a 15 anni sono stata chiamata a giocare nel Brescia e venivo dal Torino. Mi sarei allontanata dalla mia famiglia per giocare in Serie A. È stato difficile ma all’epoca avevo delle compagne che mi hanno insegnato a fare tutto. Sono stata sempre una persona che ha messo la scuola al primo posto, è importante formarsi e studiarsi. Il calcio è importante ma bisogna pensare anche al futuro, conoscendo più cose possibili. Il mio consiglio è di impegnarsi nello studio”.

Com’è stata la tua prima volta davanti ai tifosi?
“A Brescia ci sono sempre stati e sostenute. Questo affetto che ho vissuto a Brescia l’ho trovato anche a Roma. Sono stata molto contenta perché i tifosi sono il dodicesimo in campo, dove non arrivi tu arrivano loro. Ricordo che quando Andressa segnò un rigore al 90’, ci fu un boato incredibile allo stadio. I tifosi ti fanno andare oltre, corrono per te con la loro voce ed è un’emozione inspiegabile”.

Credit Photo: Vanni Caputo