Il Brescia Calcio Femminile si appresta a tornare in campo per la quindicesima giornata di Serie B affrontando, in casa, la Torres. Le biancoblù intendono confermare il secondo posto in cadetteria, e per questo puntano su giocatrici giovani e di qualità. Tra queste vi è Camilla Tengattini, attaccante classe 2003 e una delle calciatrici provenienti dal Settore Giovanile biancazzurro. La nostra Redazione ha raggiunto Camilla per risponderci ad alcune domande.

Camilla cosa vuol dire per te il Brescia?
«Sicuramente un onore, perché tutti sanno la storia del Brescia Calcio Femminile, e poi giocare per la squadra della propria città è un vero e proprio orgoglio».

Come hai scoperto la passione per il calcio?
«Me l’ha trasmessa mio papà e anche mio fratello fin da piccola, comunque giocavo a calcio anche quando dovevo andare a fare atletica, infatti mi sgridavano sempre, perché non volevano che giocassi a pallone».

Perché hai deciso di andare “all’attacco”?
«In realtà, quando ho iniziato, mi hanno messo subito esterno alto in fascia, perché sapevo che la qualità principale è la corsa. Penso sia la posizione in cui possa essere sfruttata nel migliore dei modi, perché, anche se non gioco più in alto, la mia zona di campo è comunque sulla fascia».

Dalle giovanili alla Prima Squadra del Brescia nel giro in pochi anni: hai mai pensato di fare questo percorso?
«Sinceramente ero già molto contenta di giocare a calcio, e pian piano sono passata prime nelle Giovanissime, poi Allieve, Primavera lo scorso anno e quest’anno sono arrivata in Prima Squadra, anche se avevo già assaggiato quest’esperienza due anni fa in Serie C».

Infatti, tu hai debuttato due anni fa in Brescia-Atletico Oristano: com’è stato il primo impatto?
«Più che altro, dato che avevo solo sedici anni, è stata un’emozione bella, visto che il mio percorso l’avevo iniziata tre anni prima».

Ora sei in pianta stabile tra le grandi: che differenze hai notato tra la Prima Squadra e le giovanili?
«Di sicuro ci sono differenze, perché stare con persone più grandi id permette di crescere, ma anche giocare in Primavera mi darebbe nuovamente la possibilità di rincontrare le mie compagne».

Entriamo in questa stagione, dove le biancoblù occupano, in Serie B, il secondo posto: piazzamento giusto?
«Se siamo lì è tutto nostro, perché nessuno ci ha regalato niente. Vuol dire che ce lo siamo meritate».

Domenica si torna a giocare, dove ospiterete la Torres, una squadra di certo da non sottovalutare.
«Assolutamente no, visto che quando siamo state a Sassari all’andata è stata una partita difficile e combattuta, e il fatto di aver vinto all’andata su rigore ne è stata la prova».

Che Serie B hai notato dopo undici giornate?
«La Serie B è un campionato molto competitivo. Le squadre sono sullo stesso livello, con partite che non sono mai scontate».

Secondo te quali possono essere le squadre che possono salire in Serie A?
«Sicuramente il Como, che hanno un bel gioco, Tavagnacco e Chievo invece sono toste. Noi invece diremo la nostra, poi vedremo alla fine».

Il Covid-19 inciderà sul prosieguo della stagione?
«Secondo me neanche troppo, perché la fase critica potrebbe essere già stata superata. Tuttavia, queste ondate improvvise potrebbero causare alle squadre tante assenze, ma speriamo non sia così».

Dove può arrivare il calcio femminile italiano?
«È cresciuto molto molto negli ultimi anni. L’anno prossimo ci sarà il professionismo in Serie A, ma mi auguro possa arrivare anche in Serie B, per allinearci agli altri stati d’Europa».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Sono all’ultimo anno all’istituto Superiore Antonietti a Iseo, all’indirizzo in Relazioni Internazionali Marketing. Mi piace avere del tempo libero, uscire con gli amici, visitare i posti e viaggiare».

Cosa ti aspetti quest’anno?
«Spero di centrare con la squadra la salvezza, io invece mi auguro di crescere nel corso della stagione, e avere ancora più spazio».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Camilla Tengattini per la disponibilità.

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.