Da questa stagione nell’Eccellenza dell’Emilia Romagna ai nastri di partenza ci sarà anche il Modena Femminile. La società gialloblù ha rilevato il posto del San Paolo, team nato nel 2001. Il club presieduto da Giuseppe Iadarola, che oltre alla prima squadra vanta anche le formazioni giovanili U12,U15 e U19, ha unito il suo cammino a quello del Modena CF. Il sodalizio è capeggiato dal presidente Amedeo Forti, affiancato dal direttore tecnico  Emanuele Tebaldi, quello sportivo Alfio Perdicaro e dal segretario Franco Martelli. La  squadra emiliana,  allenata da Massimo Montanini e da Coppelli Claudio, vede tra le sue fila Chiara Gabrielli ventottenne difensore nativa di Modena. Abbiamo raggiunta la stessa calciatrice, con una militanza di 12 anni con il San Paolo, per conoscere meglio la realtà gialloblù.

Chiara come ti sei avvicinata a questo sport?
“Il calcio è sempre stata una mia passione. Fin da piccola quando giocavo, pomeriggi interi, al parco con mio fratello minore e mia nonna. Appena ho scoperto una squadra femminile, intorno ai 16 anni, a Modena sono andata subito a provare, e cosi non ho smesso più”

Ti sei legata cosi al San Paolo, formazione della tua città giusto?
“Si, in questi anni passati ho giocato sempre con il San Paolo, in Serie D. Vincemmo, dopo anni di lavoro e sconfitte, la Coppa Emilia e  balzando cosi in Serie C. Ho giocato in porta, ma da qualche anno vengo utilizzata come giocare di movimento ed oggi gioco difensore centrale.  Direi che il calcio è il San Paolo, di cui sono stata spesso capitano, siano la mia seconda famiglia e casa”.

 Per te non  solo il ruolo di giocatrice con la maglia gialloblù giusto?
“Oltre a giocare a calcio a 11 ho sempre partecipato contemporaneamente ai campionati di calcio a 5 Csi e Uisp. Ho partecipato alla Rappresentativa del calcio a 11 LND, nel 2012 e quella del calcio a 5 Uisp nel febbraio del 2020. Da dieci stagioni, inoltre,  sono l’allenatrice  del nostro settore giovanile”.

Come è andata per voi la scorsa stagione?
L’anno scorso l’obbiettivo che ci eravamo prefissate era di cercare di migliorare il posizionamento dell’anno precedente, in cui ci eravamo salvate in exstremis ma purtroppo non ci siamo riuscite. A febbraio hanno sospeso tutti i campionati per il
Coronavirus e noi eravamo purtroppo in fondo alla classifica.
Anno difficile lo scorso, cambio del mister in corsa e tanti piccoli episodi che ci hanno fretano. Sicuramente sarà di esperienza per il futuro” .

Quali sono gli obiettivi per questa stagione?
“Quest’anno sicuramente siamo partite con una marcia in più. Abbiamo cominciato a sudare e a prepararci a fine luglio, a casa con una preparazione specifica, mentre a fine agosto siamo finalmente tornare in campo. Abbiamo voglia di fare bene e di dimostrare che non siamo quelle dell’anno scorso sia a livello fisico che mentale. Il gruppo è carico e desideroso di riscattarsi. Cercheremo di puntare ai vertici del raggruppamento e perchè no alla vittoria del campionato. Cii stiamo allenando e preparando per questo, vogliamo salire in Serie C”.

Per voi quest’anno  subito una buonissima partenza in Coppa vero?
“Si, prima dell’inizio del campionato abbiamo disputato una gara di Coppa dell’Emilia. Abbiamo vinto contro il Pgs Smile Formigine ,per noi è stato un test per capire a che punto siamo a livello tecnico tattico e fisico”.

Quale è il tuo pensiero sul calcio femminile?
Purtroppo si investe ancora poco sul calcio femminile e diverse piccole realtà scompaiono ogni anno. Se lo sviluppo e la crescita ci sono, in società che già partono forti e avvantaggiate di avere un capitale oneroso, quelle piccole è autosufficienti scompaiono. C’è da dire anche che grazie ai Mondiali in Francia il calcio femminile sta attirando di più l’attenzione sperando che continui così. La crescita c’è ma bisogna vedere se si riuscirà a mantenere nel tempo Quest’anno, ad esempio, abbiamo anche al squadra U12 femminile, sono contenta perché  significa che qualcosa rispetto a prima si sta muovendo”.

Quale è il ricordo più bello che leghi al calcio?
“Sicuramente il ricordo più bello che ho è stato vincere la Coppa Emilia con il San Paolo. Dopo una partita terminata in parità andammo ai calci di rigore. Io ero allora il portiere e riuscii a parare tre tiri dal dischetto. Ricordo straordinario visto che alzammo la Coppa al cielo e balzammo, cosi, in Serie C”.