Il Pavia Academy affronterà il prossimo Girone A di Serie C con lo status sì di neopromossa, ma non vuole di certo fare il ruolo di comparsa. Punto di riferimento delle pavesi sarà l’allenatore Corrado Martinotti, al quale gli abbiamo rivolto alcune domande in vista della stagione che verrà.

Mister cos’è per te essere allenatore del Pavia?
«Per me è una soddisfazione dal punto di vista del calcio femminile, perché c’è un progetto serio e in crescita, e poi fai parte di un capoluogo di provincia importante come Pavia, e quindi comporta responsabilità».

Com’è iniziato il percorso con la squadra?
«Il percorso è iniziato con la Promozione, quando la vecchia proprietà aveva una squadra e quindi io e il mio amico, nonché Direttore Sportivo, Albani, abbiamo lasciato Gropello e siamo riusciti a risollevare, insieme ad alcune ragazze che sono arrivate insieme a noi, e abbiamo vinto il campionato. Poi è arrivata la nuova dirigenza nella persona del presidente Benaglia e la vicepresidente Viscardi, si è fatto un progetto nuovo e alla fine siamo diventati ciò che siamo adesso».

L’anno scorso avete trionfato il campionato ligure di Eccellenza: si aspettava questa cavalcata?
«Ci hanno detto subito che eravamo strafavoriti, nel senso che, col livello che c’era in Liguria, avevamo dalla nostra parte i favori del pronostico, quindi la vittoria nel campionato era nell’aria. Quando abbiamo battuto la Sampdoria e il Vado abbiamo capito che la promozione era cosa certa».

A chi dedichi questa promozione?
«La dedico alla società, perché ha fatto degli forzi importanti come andare a giocare in un’altra regione, spendere soldi per i tamponi, trasferte e avere la testardaggine nel centrare l’obiettivo».

Entriamo nella nuova stagione, dove la società confermato buona parte della rosa e soprattutto ha preso Ilaria D’Ugo e Marta Longoni.
«Avevamo bisogno di un esterno dal piede sinistro perché non ce l’avevamo e con Ilaria ci avevamo parlato l’anno precedente, poi ha scelto di andare in un’altra squadra, ma stavolta ha scelto il nostro progetto. Di Marta sapevamo del curriculum importante e quindi l’abbiamo portata a casa. Abbiamo preso anche queste due calciatrici soprattutto per abbassare l’età».

Al contempo hanno lasciato Pavia Rosanna Salomone e Karin Czezcka.
«Mi dispiace molto, perché sono sei anni che alleno Rosanna e mi spiace che abbia mollato. Karin, oltre ad essere una calciatrice, è una persona dai valori e dalla tonalità immensa, e una così è difficile trovare in giro».

Dove può arrivare questo Pavia?
«Abbiamo una rosa competitiva e valida, con giocatrici che hanno giocato anche in B: puntiamo a stare nella parte alta della classifica».

Come lo valuti il Girone A di Serie C?
«Ci sono società storiche che fanno parte del maschile e hanno fatto investimenti importanti e validi, come Genoa, Ternana, Perugia, Spezia. Poi il format del campionato a sedici squadre renderà un campionato importante e difficile. Come ho detto ad alcune ragazze stare tra le prime vuol dire aver centrato un’impresa».

Quali possono essere le favorite del raggruppamento per salire in Serie B?

«La favorite saranno Orobica, Ternana, che mi dicono stanno facendo bene sul mercato, Spezia, Genoa, che lo scorso anno è arrivato secondo, Pinerolo, e Arezzo. Ci metto dentro anche il Pavia».

Come valuti il percorso che sta facendo il calcio femminile italiano?
«Sta facendo passi veloci e importanti e le variazioni dei format vanno in questa direzione. Forse potrebbe chiudere le porte a realtà diverse che vorrebbero ambire alla A o alla B, e il rischio è che possa diventare elitario. La direzione è quella di avere una squadra professionistica maschile con quella femminile. Questo però potrebbe non essere negativo. Comunque, vedo un movimento che si sta muovendo, come l’aumento dei settori giovanili, ragazze che provano, squadre che vogliono fare anche una formazione solo femminili, e questo è un fatto positivo».

Qual è il sogno che vorresti realizzare come allenatore del Pavia?
«Col Pavia vorrei arrivare il più in alto possibile: mi piacerebbe fare quel tipo di cavalcata che ci porterebbe in Serie B, e questo sarebbe un sogno sportivo per me, per la società e per la città, anche perché centrare due promozioni sarebbe veramente magnifico».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Pavia Academy SSD e Corrado Martinotti per la disponibilità.

Photo Credit: Facebook Pavia Academy SSD

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.