Una delle realtà più solide nel panorama del calcio femminile in Sicilia è il Marsala. La squadra sicula, che nello scorso torneo ha ben figurato nell’Eccellenza regionale, è allaneta da Valeria Anteri, calciatrice che con il club isolano giocò anche in A2. La società presieduta da Giuseppe Chirco vede in Cristina Casano uno dei perni della formazione. Abbiamo raggiunto per qualche battuta il centrocampista trentunenne, originario di Petrosino, che milita da ben 17 stagioni in biancoblù.

Cristina sei al Marsala da una vita, come hai mosso i primi passi nel mondo del calcio?
“Mi sono avvicinata a questo sport grazie a mio nonno, anche se sono del parere che una persona ci nasce con questa passione. Lui aveva un bar con dei campetti di calcetto, ed io andavo ogni giorno con lui e mi mettevo a giocare con i miei amici. Si può dire che sin da piccola sono stata su un campo da calcio. Prima di iniziare a giocare davvero calcio ho praticato 4 anni di pallamano ed ho maturato delle bellissime esperienze”.

Sei giunta al tua stagione numero diciassette in questa squadra. Oltre Marsala hai vestito altre maglie?
“Quella del Marsala non è l’unica casacca che ho indossato in realtà. Ho maturato brevi esperienze con altre due realtà. Una a Mazara, sempre con il mister Valeria Anteri, con conseguente vittoria del campionato ed una brevissima con la Folgore Castelvetrano. Poi mi sono tatuata la maglia biancazzurra del Marsala”.

Nella passata stagione avete disputato una stagione di tutto rispetto, soddisfatte?
“Eravamo partite con i piedi per terra, senza nessun tipo di obiettivo visto che la precedente stagione non era stata granché. Eravamo convinte delle nostre potenzialità, siamo giunte cosi seconde in campionato ed in finale di Coppa di Sicilia. Poi per la pandemia, ed il conseguente lockdown non abbiamo potuto continuare, alla fine siamo arrivate seconde con un po’ di amaro in bocca e quindi soddisfatte a metà”.

La ripresa del campionato siciliano non è lontanissima, come vi state preparando?
“Abbiamo iniziato la preparazione il 7 settembre con grandissimo entusiasmo. Siamo un bel gruppo fatto per la maggior parte di ragazze giovani piene di ambizioni, noi vecchiette cerchiamo di dare supporto quanto più possibile. Ancora non abbiamo fatto programmi, visto l’andazzo e quello che sta succedendo nel nostro paese ma sicuramente ci faremo trovare pronte e lotteremo sempre fino alla fine”.

Il calcio femminile in Sicilia è in crescita a tuo avviso?
“Dopo i mondiali femminili c’è stata un ampia diffusione di questo sport. Come se si fossero infranti i tabù legati ad esso. Si sono avvicinate soprattutto le bambine; infatti noi abbiamo in attività una scuola calcio tutta al femminile già da tre anni. Con questa bella realtà, dove collaboro con il mister della prima squadra, possiamo vantare una trentina di bambine e quindi partecipare a dei tornei in diverse categorie. Tenendo conto che Marsala non è grandissima come città, abbiamo raggiunto un bel traguardo e sono convinta che si diffonderà ancora di più”.

Una lunga carriera al Marsala, quale momento ricordi con maggiore piacere?
“Sicuramente il goal al volo del pareggio, fatto all’utlimo minuto, in casa contro l’Acese nel 2018. Mi piace ricordare, poi, la vittoria del campionato a Mazara, il mio debutto in Serie B, ma il più bello è senza dubbio legato alla vittoria del campionato del 31 maggio 2015 con il Marsala. Finale a campo neutro contro il Paceco, venivamo da una stagione super e con una squadra composta per la maggior parte da persone con poca esperienza. Quel giorno il nostro portiere era infortunato, in porta è andata una nostra compagna di squadra che giocava come centrocampista, quel giorno siamo diventate gruppo più che mai e siamo riuscite a vincere 2 a 0”.