Il Brescia ha battuto domenica, nel recupero della 15a giornata di Serie B, il Perugia per 2-0, vedendo ormai vicina la salvezza. La formazione ha elementi di esperienza con giovani di qualità, e in questo gruppo rientra Cristina Merli, centrocampista venticinquenne e da questa stagione veste la maglia biancoblu. La nostra Redazione ha raggiunto con i nostri microfoni Cristina per alcune domande.

Cristina perché hai deciso di giocare a centrocampo? Che cos’è per te giocare in quel ruolo?
In realtà non stata una scelta mia, ma le mie qualità hanno fatto sì che giocassi li. Per me giocare a centrocampo vuol dire far parte di uno dei ruoli più belli, perché sei al centro della squadra”.

Cosa ti ha spinto a giocare a calcio?
Questa passione l’ho avuta sin da piccola, poi mia sorella mi ha spinto ad andare a provare con gli amici del mio paese e da lì non ho più smesso”.

La tua carriera è iniziata proprio con la maglia del Brescia…
A dodici anni sono passata al Brescia e sono rimasta per sei stagioni. Sono stati anni belli, ma allo stesso tempo brutti: a quindici anni mi sono rotta per due crociati, e sono rimasta ferma per due anni, poi avevo pensato di smettere di giocare, ma alla fine ho ripreso, facendo però fatica, e a diciotto anni ho deciso di separarmi dal Brescia”.

Hai giocato un anno con il Franciacorta: che cosa ti lasciato di quella stagione?
È stato senza dubbio un anno importante, perché mi ha permesso di giocare con continuità e di ritrovare me stessa. Mi sono confrontata con calciatrici più grandi di me, questo e mi ha permesso di crescere sia come calciatrice che come persona”.

Per cinque campionati sei stata un punto di riferimento per l’Orobica: che significato ha avuto per te vestire quella maglia?
Vestire la maglia dell’Orobica vuol dire far parte di un capitolo importante della mia vita. Mi ha permesso di togliermi tante soddisfazioni come vincere un campionato di Serie B da protagonista, giocare e segnare in Serie A ed essere convocata in Nazionale”.

Quest’anno torni al Brescia: perché hai fatto questa scelta?
Quando ho deciso di chiudere con l’Orobica, Brescia è stata una scelta che ho accettato subito, perché volevo dimostrare alla città chi è veramente Cristina Merli”.

Dopo un buon inizio avete avuto dei momenti di difficoltà: cos’è successo?
Siamo partite bene, poi abbiamo avuto un momento di stallo che ci ha fatto perdere punti per strada”.

Il cambio di allenatore sembra aver ridato fiducia allo spogliatoio…
Il cambio di mister è stata una sconfitta per tutto il gruppo, con il nuovo allenatore e tornato l’entusiasmo e la voglia di inizio stagione, che ci ha permesso di fare tre risultati positivi, e speriamo di continuare così”.

Domenica avete contro il Ravenna un altro match importante.
Secondo me sarà una partita aperta, visto che siamo lì in classifica. Speriamo di prendere i tre punti”.

Che Serie B hai notato dopo 18 giornate?
Ho visto una serie B molto equilibrata, e in diciotto giornate abbiamo visto risultati incredibili, come le quattro vittorie di fila della Roma. Vedremo una bella lotta, sia per la promozione che per la salvezza”.

Quali possono essere le soluzioni per far crescere il calcio femminile italiano?
Bisogna investire nelle strutture e avere un professionismo che deve essere tale. Il percorso sarà lungo, ma credo che il calcio femminile italiano potrà crescere”.

Come sei fuori dal campo?
Sono una persona solare, abbastanza tranquilla, ma testarda. Mi piace la cucina, ma parte della mia vita la dedico al calcio”.

Che obiettivi vorresti ancora raggiungere?
Vincere domenica e chiudere questa stagione alla grande, sia come squadra che a livello personale. Come obiettivo di vita, visto che stiamo affrontando un periodo difficile, vorrei stare bene ed essere felice”.

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Cristina Merli per la disponibilità.

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.

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