La 3Team Brescia Calcio ha concluso al settimo posto nel campionato lombardo di Eccellenza con ventinove punti. La squadra di Diego Zuccher, che in stagione ha messo a referto nove vittorie, tre pareggi e dodici sconfitte, ha un gruppo molto giovane, ma ha anche al suo interno elementi esperti, tra queste vi è Debora Mascanzoni, sorella di Daiana, centrocampista e attaccante classe ’88 e approdata lo scorso agosto in terra bresciana. La nostra Redazione ha raggiunto Debora, autrice tra l’altro di reti stagionali, per risponderci ad alcune domande.

Debora cos’è per te il calcio?
«Il calcio è una passione che coltivo da sette anni, oltre al ballo, perché in realtà, fino a dodici anni, giocavo e ballavo, finché mi hanno fatto scegliere, o il ballo o il calcio, e alla fine ho scelto il pallone».

Ti definisci più una centrocampista o un’attaccante?
«Sono più una centrocampista che un’attaccante, preferisco dare l’ultimo passaggio e gli assist che il gol in sé».

Tuttavia, c’è una persona che fa gol, ovvero tua sorella Daiana.
«Io e Daiana siamo molto diverse, sia caratterialmente che come gioco: lei ha tantissima grinta, lei ne “dava” mentre io le “ricevevo”. Vorrei avere da mia sorella un po’ della sua grinta».

Tu hai giocato nel Bardolino, Mozzecane e Valpolicella. Quali di queste tre maglie ti ha lasciato il segno?
«Quando ero nel Bardolino ho avuto la possibilità di giocare in Serie A a quattordici anni, ma avevo la fortuna di giocare con calciatrici importanti, come Patrizia Panico, Melania Gabbiadini e Valentina Boni. Dal punto di vista umano mi sono trovata meglio col Valpolicella, perché l’ho vissuta come una famiglia, perché sono rimasta in contatto con le altre calciatrici e tifosi di quella squadra».

Parlando del Mozzecane, ora Chievo Women, ha chiuso al terzo posto. Ti aspettavi questa posizione?
«Sono andata a vedere l’ultima gara di campionato contro il Cortefranca, che era anche la partita finale di Valentina Boni, ho visto una squadra che ha saputo rialzarsi, cambiando elementi durante la gara, e recuperarla alla grande. Ho fatto anche i complimenti a Stefania Dallagiacoma che, secondo me, ha cambiato la partita».

Tra l’altro, hai avuto anche la possibilità di giocare con la maglia del Valpo Futsal…
«Ho fatto due anni, anche se, causa Covid, ne ho fatto solo una stagione, però il calcetto no faceva per me, perché sono una giocatrice di fantasia, non una che riceve schemi».

Quest’anno sei tornata a giocare a undici, scegliendo la 3Team Brescia Calcio. Cosa ti ha portato a giocare per questa squadra?
«Sarà sincera: non conoscevo l’Eccellenza e la 3Team. Poi ho parlato con l’allenatore Diego Zuccher, la capitana Eleonora Salamon e con il portiere Ramona Visentin, con cui ho vissuto con loro gli anni al Valpo, ho parlato con la società e ho notato un mondo famigliare, perché sto studiando e avevo bisogno di un ambiente giusto per me, e poi volevo stare in una squadra che mi facesse sentire a mio agio».

Ciò ha permesso alla 3Team di prendersi il settimo posto in Eccellenza. Piazzamento giusto per te?
«Purtroppo, ha penalizzato l’età della squadra, perché siamo un gruppo giovane. Ci mancava esperienza, siamo una squadra in costruzione, ma, sin dal mio arrivo, sono sbocciate tantissime calciatrici, e, nel giro di tre anni, questo gruppo potrà fare grandi cose».

Qual è stata, secondo te, la miglior partita della 3Team di questa stagione?
«La gara col Lumezzane al ritorno dove, nonostante abbiamo perso, abbiamo giocato da grande squadra, mettendo in difficoltà una squadra che, in quel momento, era in testa al campionato».

E il match che vorresti rigiocare?
«La gara col Vittuone, perché non abbiamo avuto la possibilità di giocare. Sarei stata curiosa di vedere che differenza c’erano tra noi e quella che ha vinto il campionato, secondo me ci saremmo tolte una bella soddisfazione».

Tu in campionato ha segnato tre reti. Soddisfatta del tuo score?
«Ni, perché so che potrei fare molto, anche se durante la stagione sono stata ferma per problemi al ginocchio. Ciò non voglio considerare un alibi, quindi mi sono prefissata di fare meglio il prossimo anno».

Tu quest’anno hai giocato, per la prima volta in Eccellenza. Che campionato hai notato quello lombardo?
«Lo reputo un campionato di buon livello, con giocatrici di buona caratura. Sono stata felice di questa cosa».

Qual è stata, secondo te, la squadra rivelazione dell’Eccellenza Lombardia?
«Secondo me noi, perché siamo una squadra che, nonostante la giovane età, è cresciuta tanto durante questa stagione».

Il professionismo potrebbe dare una svolta al calcio femminile?
«Sarebbe una svolta, anche se sarà da capire come sarà dal punto di vista economico. Bisognerà se al primo anno sarà scorrevole e no, ma mia auguro che non possano essere problemi. Spero che il professionismo possa dare risvolti positivi per il calcio femminile».

Che persona sei fuori dal campo?
«Sono una persona molto socievole, sorridente, e solare, ma sono anche una persona molto orgogliosa. Sto facendo la massoterapista e sto studiando a Brescia».

Che obiettivi ti sei prefissata per il tuo futuro?
«Mi aspetta un altro anno alla 3Team, perché mi piacerebbe vincere il campionato e laurearmi. Sarebbe una bella “combo”».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD 3Team Brescia Calcio e Debora Mascanzoni per la disponibilità.

Photo Credit: Debora Mascanzoni

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.