Photo Credit: Elena D'Apollo

La Cus Bicocca entra a far parte del campionato lombardo di Eccellenza. Infatti, nonostante abbia perso la finale playoff di Promozione contro il Città di Brugherio, le bianconere sono state ripescate nel massimo campionato regionale femminile. Ma quale sarà l’obiettivo di questa formazione? A risponderci a questo quesito, e ad altre domande, è Elena D’Apollo, centrocampista classe ‘98 e capitana della squadra milanese.

Elena cosa vuol dire per te vestire la maglia della Cus Bicocca?
«Vestire la maglia della Cus Bicocca è un motivo d’orgoglio per me, vuol dire far parte di un progetto ambizioso. Ho un grandissimo gruppo alle spalle, con persone che ci hanno creduto in questi anni attraverso numerosi sacrifici fatti in questi anni».

E indossarne la fascia di capitana?
«Penso che nel calcio ho cercato di acquisire dei valori, come il rispetto della compagna e dell’avversario, la grinta, la voglia e la passione per il pallone: ciò mi permette di trasmettere alle mie compagne, essere un punto di riferimento per le giovani e per le veterane».

Quando hai capito che il calcio sarebbe stato al centro della tua vita?
«Io andavo con mia nonna al parco e, se le altre bambine avessero preso la palla con le mani, invece avrei cercato di colpirla con i piedini. Per me il calcio è la mia passione e un momento di sfogo. Anche se adesso ho vari impegni personali, cerco di mettere il pallone al primo posto».

In che modo hai compreso che il centrocampo sarebbe diventata la tua zona di riferimento?
«In qualunque squadra in cui ho giocato, anche quando facevo pallacanestro, ho sviluppato una visione di gioco e cercare di sempre di avere il controllo della situazione da tutte le parti, quindi mi sono sentita subito a mio agio in quella posizione».

Elena D’Apollo, di spalle, mentre è in azione (Photo Credit: Elena D’Apollo)

Torniamo indietro, e parliamo della scorsa stagione, dove avete disputato un campionato al di sopra delle aspettative…
«Non se l’aspettava nessuno. Eravamo certe che ce l’avremo messa tutta, ma non pensavamo di raggiungere risultati come battere il Lecco. Certo, ai playoff ci siamo trovate un avversario valido come il Brugherio, ma è andata com’è andata».

Il premio è stato il ripescaggio in Eccellenza. Che sensazioni hai in vista del nuovo campionato?
«Penso che riusciremo a toglierci delle soddisfazioni, riusciremo a dire la nostra. Sarà un campionato molto difficile ed equilibrato rispetto a quello che abbiamo affrontato, perché ci saranno formazioni più esperte di noi. Ma sono positiva e carica».

L’esordio avverrà domenica sfidando il Città di Brugherio, in quello che sarà il rematch della finale playoff dello scorso anno. Secondo te che gara potrebbe essere?
«Mi piace pensare che il destino abbia deciso di ricominciare dove abbiamo lasciato, affrontando un avversario come il Brugherio. Sarà comunque una gara bella e molto combattuta».

In che condizioni si trova il calcio femminile lombardo?
«Col riconoscimento del professionismo a livello nazionale è stato un grande traguardo, e penso che questa cosa ne risentirà a livello regionale, con campionati livellati verso l’alto. Per quanto riguarda il calcio femminile lombardo posso dire che è di livello alto».

Come sei fuori dal rettangolo di gioco?
«Non sono molto diversa rispetto a quello che sono in campo, come la grinta e mettercela tutta. Mi sono laureata, adesso sto facendo tirocinio, sto crescendo a livello professionale e sportiva con questa squadra».

Cosa vuoi dire, da capitana della Cus Bicocca, alle tue compagne a pochi giorni dal via alle ostilità?
«A loro dico di essere sempre concentrate e mettercela tutta, perché ormai siamo una famiglia. Chiedo di essere grintose, determinate ed essere unite, soprattutto nei momenti difficili che verranno, e poi di dare sempre il massimo».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Cus Bicocca ed Elena D’Apollo per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.