Nel prossimo torneo di Eccellenza abruzzese militerà l’unica formazione di calcio ad 11 femminile molisana, ovvero il Campodipietra. La squadra, capeggiata dal patron Nicola Iacovelli, vede in Pasquale De Santis il suo mister mentre il campo uno dei fari sarà Emanuela Di Corpo. Abbiamo raggiunto l’esterno di centrocampo, originaria di Matrice, per qualche battuta sulla nuova realtà rossoblù.

Emanuela come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“Gioco a calcio da diciotto anni ormai. Ho cominciato per gioco, con i maschietti, per le strade del mio paesello Matrice, alle porte di Campobasso. Ho militato nelle file del Campobasso e del Montaquila in Serie B. Nella mia carriera ho giocato anche in C e nell’ Eccellenza abruzzese, con le maglie di Mirabello e Ripalimosani. Vanto presenze anche con la Rappresentativa del Molise di calcio ad 11 e calcio a 5”.

Ora l’esperienza con il Campodipietra. Come è nato tutto?
“Il Campodipietra calcio femminile nasce ad agosto di quest’anno da un’idea del presidente della società maschile Nicola Iacovelli. Con lui mi sono fatta portavoce ed ho manifestato la volontà di creare una squadra con una propria identità, e con un grande lavoro cosi è stato. Attualmente dopo i passi indietro del Mirabello e del Ripalimosani siamo l’unica realtà del Molise di calcio ad 11 femminile”.

Lo scorso anno hai giocato già questo campionato con la casacca del Mirabello, come è andata?
“L’anno scorso ho giocato con Mirabello nel campionato di eccellenza abruzzese. Siamo arrivate terze in classifica, ma non ci eravamo posti obiettivi poiché avevamo una rosa striminzita e per di più di diversa provenienza, con scarsa presenza in allenamento, poca disponibilità al sacrificio. Personalmente sono soddisfatta della stagione trascorsa perché sono tornata in campo dopo la gravidanza ed un anno dedicato alla mia splendida famiglia”.

Il prossimo torneo come lo preparete e con quali ambizioni?
“La prossima stagione mi intriga molto, so di far parte di una squadra dagli ottimi elementi e soprattutto giovane. La società del Campodipietra è sempre partecipe, disponibile e presente sia agli allenamenti della maschile che della femminile. Abbiamo iniziato la preparazione atletica ma abbiamo già svolto delle sedute di allenamento sperimentali, così da permettere al mister di farsi un’idea. C’è grande entusiasmo tra le ragazze, consce del fatto che potremo dire la nostra dopo mesi di stop forzato a causa del Covid-19”.

Come sta crescendo il calcio femminile in generale nella tua regione?
“Il calcio femminile molisano non esiste. Credo di ricordare male, ma l’ultimo campionato giocato in Molise risale al 2014 con 6 squadre partecipanti. Io sono del parere che, per permettere la diffusione del calcio al femminile, bisogna creare eventi, open day, presentare tale sport nelle scuole e valorizzarlo al meglio. Purtroppo ciò non succede e ci ritroviamo a dover iscriverci ai campionati delle regioni limitrofe. Ciò, però, ha reso le giocatrici molisane molto più propense al miglioramento, le ha condotte al raggiungimento di un vero è proprio amore verso il calcio, poiché bisognava prepararsi al meglio per affrontare squadre ben costruite e di discreto livello”.

Quale invece il tuo più bel ricordo legato al mondo del calcio?
“Ricordo volentieri quando giocavo con il Montaquila, quando segnai il mio primo goal in Serie B. Fu emozionante e liberatorio poiché mi impegnai tantissimo quell’anno, mi allenavo ad un’ora e mezza da casa e raggiungevo il campo con non pochi sacrifici. Comunque , ringrazio tutte le società che mi hanno permesso di giocare, ad ognuna devo qualcosa”.