Il Trastevere femminile parteciperà al prossimo campionato d’Eccellenza laziale. L’ambiziosa formazione amaranto sarà guidata, nella stagione alle porte, dal tecnico Claudio Ciferri. Il club presieduto da Pier Luigi Betturri, capitanato in campo da Alessia Errico, vede in Flavia Palescandolo una dei nuovi acquisti per il campionato 2020-2021. Abbiamo raggiunto la trentaduenne calciatrice, punta originaria di Napoli, per una breve intervista.

 Flavia come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
Amo sin da bambina il calcio e sono una tifosa sfegatata del Napoli. Non ho mai praticato seriamente questo sport  fino all’età di 19 anni, poichè avevo sempre giocato a tennis e non ero a conoscenza di squadre di calcio femminile a Napoli, città dove sono cresciuta. La mia prima esperienza in una squadra è stato, durante l’Erasmus universitario, a Madrid, nel Futbol 7, con la squadra dell’Università Complutense. Una volta rientrata nel 2009, per caso , durante un torneo di calcio a 5 amatoriale ho incontrato delle ragazze che giocavano seriamente ho scoperto questo mondo e non l’ho più lasciato”.

Come è iniziata la tua carriera calcistica?
Ho vestito, inizialmente in pratica, la maglia del Gragnano Femminile, ex Juve Stabia dalla quale poi è nato qualche anno fa il Sant’Egidio, in Serie B.  Li conobbi l’allenatrice Valentina de Risi, tecnico molto preparato in campo che ci fece crescere molto. Con lei, ed una parte delle fedelissime di questo primo gruppo squadra, abbiamo fatto quell’anno un quarto posto in Serie B. L’anno successivo purtroppo siamo ripartite dalla C, per cambio società affiliandoci al Savoia maschile, vincendo il campionato. Mentre l’anno seguente abbiamo disputato, sempre con la De Risi allenatrice, un campionato di A2 con il Real Marsico terminando a metà classifica”.

Dalla tua hai altri trascorsi imporanti vero?
Con il Centro Ester ho vinto due campionati di Serie C ed  una Coppa Campania, oltre ad averppartecipato ad un torneo di Serie B  ed uno di Serie A2. Successivamente sono ripartita dal Napoli Dream Team, in Serie B, per passare poi alla Roma e nella stagione successiva mi sono unita al Real Colombo che giocava in Serie B. Le ultime esperienze invece si rifanno al Ponte Milvio e alla Viterbese, dove lo scorso anno  abbiamo chiuso il campionato di Eccellenza Lazio al secondo posto. In precedenza nel 2009, poi, fui convocata nella rappresentativa della Campania, anche se il Torneo delle Regioni quell’anno, programmato in Abruzzo, non si svolse per il terribile terremoto”. 

Lo scorso anno eri alla Viterbese ora il passaggio al Trastevere, cosa ti ha spinto a sposare questo nuovo progetto?
Il Trastevere è una società storica e molto seria, e già questo di per se rappresenta una garanzia, ed il progetto sin da subito mi è sembrato serio ed avvincente. C’è grande preparazione e dinamismo in tutto lo staff, ed il livello della squadra è molto buono e ben equilibrato tra giocatrici giovani e altre diciamo più mature. C’è da sottolineare che, raramente, ho visto uno staff così preparato, gli allenamenti sono curati nel dettaglio il ritmo è intenso e si riesce ad apprendere sempre qualcosa di nuovo, grazie alla dedizione e professionalità del mister e dei preparatori.”

Il prossimo torneo come lo preparerete, con quali ambizioni, vi sentite pronte e  quanto entusiasmo avete di tornare in campo?
Prepareremo ogni gara durante la settimana lavorando sodo, l’ambizione è sempre fare bene e dare il massimo e conoscerci sempre di più per poter sviluppare un gioco di squadra fluido e efficace. Devo dire che, dopo sole 3 settimane di allenamenti insieme, si è creata una bellissima intesa tra le compagne, e nonostante abbia condiviso solo questi pochi giorni con loro, posso affermare che hanno tutte, indipendentemente dall’età e dalle esperienze calcistiche pregresse, hanno personalità e grinta, tanta serietà negli allenamenti e soprattutto tanta voglia di giocare. L’entusiasmo insomma non ci manca e dopo il periodo appena trascorso di stop forzato la voglia di essere in campo credo sia ai massimi livelli per tutte”. 

Come sta vedi oggi  il calcio femminile?
“E’ sotto gli occhi di tutti il boom del calcio femminile in Italia. Seppur parecchio indietro rispetto ad altre nazioni si sta, finalmente, muovendo qualcosa per promuovere e sostenere questo sport. L’importante è riuscire a fare di questi momenti di visibilità ed entusiasmo un trampolino di lancio e non un punto di arrivo, poiché la strada per le calciatrici italiane è ancora lunga. Se negli anni vorremo dire la nostra, nelle competizioni internazionali, è fondamentale partire dalle piccole nelle scuole e sostenere le più grandi che a differenza di parecchie colleghe straniere, che possono vivere di questo sport da professioniste, continuano a dover dividere una vita tra lavoro e calcio”.

Giochi nel Lazio ma sei campana. La tua sul calcio nella tua regione d’origine?
Sono particolarmente fiera di questa stagione calcistica nella mia regione la Campania. Oltre al Napoli Femminile, nella massima categoria, ci sono altre squadre che faranno sicuramente bene negli altri campionati nazionali ad esempio il Pomigliano in Serie B, il Benevento ed il Sant’Egidio in Serie C” . 

Quale è invece il tuo più bel ricordo legato al mondo del calcio?
Uno dei ricordi più intensi è legato ad una partita, con il Centro Ester, in Serie B in cui dopo un girone d’andata difficile avevamo recuperato punti importanti e in quell’occasione ci saremmo salvate matematicamente con parecchie giornate d’anticipo. L’avversaria era la Lazio, una squadra di tutto rispetto. Per me in quel periodo erano iniziati dei problemini al ginocchio e non ero al massimo ma, nonostante il dolore sono riuscita a restare in campo per una buona parte del primo tempo, e non so davvero con quale forza sono anche riuscita a segnare. Quel giorno la partita è finita 1-0 per noi e sono stata portata fuori in braccio dal campo ma alla fine la gioia è stata immensa e più forte di ogni dolore”.