Il Brixen Obi occupa la quinta posizione del Girone B di Serie C con sette punti. Una squadra che ha come obiettivo i primi piazzamenti del raggruppamento, puntando molto su una formazione molto giovane: per questo ci siamo rivolti a Flutura Maloku, attaccante classe ’01 e quest’anno ha segnato con la maglia biancoblù con due reti.

Flutura cosa ti ha portato a giocare a calcio?
«Mi è sempre piaciuto fin da piccola giocare a calcio. Sono cresciuta coi miei fratelli, ma i miei genitori inizialmente non volevano, così ho praticato pallamano. Poi ho smesso e ho convinto i miei genitori a giocare a pallone. Ho iniziato a giocare nel CF Vipiteno fino alle giovanili e ho fatto due anni in Serie C, ho partecipato nel 2017 alla Rappresentativa di Regione dove abbiamo perso la finale contro la Toscana. In quell’anno sono approdata al Brixen Obi e questo per me è il quarto anno».

Cosa vuol dire per te giocare per il Brixen?
«Giocare per il Brixen vuol dire far parte di una società meravigliosa, che crede molto nel calcio femminile e portarlo avanti, si vede la voglia che ha la squadra per centrare un obiettivo che è quello di rimanere in alto. Ho imparato molto in questa squadra».

Perché sei diventata attaccante?
«Quando ho iniziato a giocare a calcio, ho provato a fare tutto per trovare quella posizione che ti fa sentire a tuo agio: prima ero attaccante, poi sono diventata ala, successivamente difensore centrale. Quando sono approdata al Brixen c’è l’attuale allenatore Marco Castellaneta che mi ha insegnato il ruolo di attaccante e da tre anni gioco in attacco».

Qual è l’emozione più bella della tua carriera?
«Vincere il Campionato Primavera con il Brixen Obi: abbiamo partecipato a quella competizione solo per provare, poi quando abbiamo iniziato a crederci e a conquistare il titolo è stato bello, soprattutto del fatto di aver visto numerosi articoli incentrati sulla nostra vittoria. Abbiamo portato questa società ad un altro livello».

Qual è il tuo gol più bello che hai realizzato?
«Il secondo gol realizzato al Verona nel Campionato Primavera che abbiamo vinto in quell’anno».

Come giudichi l’attuale piazzamento del Brixen?
«Credo sia il piazzamento giusto, abbiamo dato il massimo. Forse il pareggio ottenuto in casa dell’Unterland Damen suona come una sconfitta. Ma fino in questo momento stiamo facendo bene. Se ci crediamo possiamo stare in alto».

Scelta giusta la sospensione del campionato?
«Penso sia stato da una parte un peccato fermarsi in questo momento ma allo stesso tempo giusto perché non possiamo fare tamponi come in Serie A. Sarebbe un caos rinviare altre partite. Speriamo di riprendere a giocare».

Come lo stai vedendo il calcio femminile in Alto Adige?
«Siamo veramente sulla strada giusta. Penso che si potrebbe fare di più per il calcio femminile in Südtirol e in Italia, ma siamo comunque contente perché si è fatto molto. In Serie C ci sono due squadre che rappresentano il nostro territorio, noi e l’Unterland, poi tante squadre che giocano in Eccellenza. Tante città hanno squadre giovanili: il calcio femminile si sente sicuro, ed è bello vedere molte ragazzine giocare a calcio».

Che opinione hai sul professionismo nel calcio femminile?
«Spero che il calcio femminile diventi professionistico. Io ho 19 anni ma se sei una femmina, ma in questa situazione bisogna sapere se ti piace giocare a calcio: faccio tre allenamenti a settimana, la domenica vado a giocare la partita, cercando di conciliare con il lavoro. Sarebbe bellissimo fare del calcio un lavoro».

Com’è la tua vita extra calcistica?
«Mi piace ridere e scherzare, sia in campo che nella vita privata. Mi sono diplomata e attualmente lavoro in banca. Sono molto attiva e mi piace molto praticare altri sport».

Quali sono i tuoi futuri obiettivi?
«Voglio rimanere in banca a lungo e giocare ancora per tanto tempo a calcio, non so se a Bressanone o in qualche altro posto, ma ho voglia di stare in campo ogni domenica. Mi piacerebbe giocare nella Nazionale Italiana».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Ssv Brixen Damenfußball e Flutura Maloku per la disponibilità.

Photo Credit: Ssv Brixen Damenfußball

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.