Francesco Mannatrizio trascinatore sul campo e fuori è tornato a guidare la panchina dell’Apulia Trani femminile da allenatore per la nuova stagione a partire dalla settima di campionato.

Come si è avvicinato al mondo del calcio femminile?
Al calcio femminile mi sono avvicinato quasi per forza giocandoci la mia ragazza da quasi 15 anni, però sinceramente non avrei mai creduto di farlo in prima persona. Ho vissuto il calcio maschile sia da giocatore che da allenatore che da direttore sportivo e posso assicurare, avendo vissuto entrambi gli ambienti, che le donne che praticano questo sport lo fanno come gli uomini e forse anche meglio.

Obiettivo stagionale da raggiungere con la squadra?
L’obiettivo stagionale, che è anche il sogno, è la salvezza, perché nella condizione in cui siamo in classifica raggiungere la salvezza sarebbe al pari di vincere il campionato.

Come pensa possa essere diffuso il calcio femminile in Italia?
Per la diffusione del calcio femminile in Italia credo basti poco: ci vuole soltanto l’intenzione delle istituzioni perché queste povere ragazze purtroppo devono combattere tutti giorni contro i vertici sia federali che amministrativi che non permettono loro di giocare ed  allenarsi come fanno i maschi.

Quale sconfitta è stata la più sofferta da inizio anno? Chi pensa sia la favorita a vincere il girone?
Da pugliese dico Bari perché comunque sarebbe un onore per la nostra regione avere una squadra in serie A, ma parlando da addetto ai lavori dico Roma, perché è indubbiamente la squadra più completa e che sicuramente vincerà questo campionato.

Quanto conta l’allenatore in 90 minuti di partita?
Credo che l’allenatore conti meno del 10%, perché non potendo lui né parare un rigore né fare un goal, può fare ben poco per la vittoria della partita della propria squadra.

Ringraziamo mister Francesco Mannatrizio e la società dell’Apulia Trani per la disponibilità dell’intervista. In bocca al lupo per la stagione!