Credit: Kick Off

Ripartirà da Gabrielly Stumer Vanelli, nota come Gaby, la Kick Off, squadra della massima serie di calcio a 5 femminile.  Dopo l’arrivo della scorsa estate secondo campionato insieme per la calcettista classe 2000 e la formazione  lombarda. Il laterale mancino nato in Brasile è giunto nel 2018 in Italia, alla Lazio, e sul finire della scorsa stagione è stata convocata dalla Nazionale azzurra guidata da Francesca Salvatore. Abbiamo raggiunto la stessa atleta per qualche battuta a pochi giorni dall’avvio del campionato 2022-2023.

Gaby siete reduci dalla salvezza della scorsa stagione. Che ricordo porti della passata annata?
Per noi è stata una stagione molto dura e difficile. Sapevamo che avremmo dovuto lottare molto ad ogni partita, ma alla fine è stato un anno di tante esperienze. Ci siamo salvate con tre turni di anticipo, credo che abbiamo fatto molto bene tirando fuori il massimo che ci era concesso in quel momento”.

Per te invece che stagione è stata?
“Per me è stata una stagione di crescita, ho avuto una responsabilità nella squadra che qui in Italia non avevo avuto prima. Ho avuto buoni momenti, segnato gol importanti e aiutato più che potevo in ogni partita. Sono migliorata in molti aspetti professionali e credo di essere riuscita ad evolvermi molto nel corso delle partite”.

Nuova stagione alle porte, come sono andate le prime settimane di lavoro? Come si sono integrate le nuove atlete?
“Ci stiamo allenando da tre settimane, lavorando fisicamente e mentalmente , per poter applicare il nostro sistema di gioco il più velocemente possibile a tutte le nostre compagne. Stiamo andando molto bene, in me ho aspettative molto positive per questo stagione”.

Quali saranno gli obiettivi per la prossima annata? Ed i tuoi?
“La Kick Off merita di tornare nelle prime posizioni della classifica  lavoreremo sodo per questo. Il mio obiettivo, come sempre, sarà quello di dare il massimo e sfruttare le opportunità che questo sport ci offre”.

Che campionato ti aspetti in generale da questa Serie A 2022-2023?
“Ogni anno i livelli di tutte le squadre sono pari ed ogni partita è molto difficile da decidere. Nella maggior parte dei giochi sono i dettagli a fare la differenza, lavoreremo su di questo sicuramente”.

Per te nella passata annata anche la gioia della chiamata in Nazionale. Che emozioni si provano ad entrare nel giro azzurro?
“Chi mi conosce sa quanto volevo esserci, quanto ho lavorato perché ciò accadesse. Per tutta la stagione mi sono concentrata il più possibile sui miei obiettivi e dico apertamente che era il mio sogno indossare la maglia Azzurra. Sono molto grata alle mie compagne, allo staff, per avermi aiutato. Spero sia solo l’inizio di un lungo cammino senza fine, per continuare a servire la nazione italiana”.