Il Genoa Cricket And Football Club è società calcistica nata a Genova nel 1893.
Nel suo albo d’oro figurano nove scudetti, tra cui il primo assoluto nel 1898, sei campionati vinti di Serie B e una Coppa Italia. In Europa ha raggiunto le semifinali di Coppa UEFA 1991/92. Rientra nel Club Of Piooners, associazione che raggruppa i club di calcio più antichi del mondo. Ha iniziato la sua avventura nel calcio femminile che conta dal 2019 nel campionato ligure di Eccellenza vincendolo e salendo così nel Girone A di Serie C, dove attualmente occupa la settima posizione. Una squadra composta da molte giocatrici provenienti dal settore giovanile rossoblù, tra queste vi è Giada Abate, centrocampista classe 2003 e capitana del Grifone in rosa.

Giada quanto è importante per te indossare la maglia del Genoa?
«Per me è importantissimo indossare la maglia di questo club che è il più antico d’Italia e portare in alto il nome del Genoa non solo nel maschile, ma anche nel femminile. Per me è un privilegio onorare lo scudetto del Genoa con addosso la fascia da capitano».

Raccontaci il tuo percorso calcistico.
«Ho iniziato a giocare nel campetto sotto casa con tutti i maschi, infatti ero l’unica femmina, poi, essendo di Sampierdarena, ho iniziato nella squadra dell’oratorio del mio paese, prima a sette e dopo a nove. Quando è nato il Genoa femminile la società mi ha chiamato e da lì è iniziata la mia avventura: sono partita con l’Under 12, dove abbiamo vinto subito, fino ad arrivare in prima squadra. Sono stata per due anni in Rappresentativa, successivamente ho fatto uno stage in Nazionale a Coverciano. Ho fatto due anni con l’Under 16 e uno con l’Under 17».

L’anno scorso avete vinto il girone ligure di Eccellenza: che sensazioni avete avuto?
«È stata una grande sensazione vincere il campionato, perché giocavamo persone più grandi di noi, ma tecnicamente eravamo molto avanti. Per noi è stato un grande orgoglio vincerlo e andare in Serie C».

Quale sarà l’obiettivo del Genoa 2020/21?
«Nonostante siamo giovani e affrontiamo squadre con più esperienza il nostro obiettivo è quello di imporre il nostro gioco senza paura, vincere e arrivare in Serie B».

Come giudichi la partenza del Genoa dopo le prime tre giornate di campionato?
«Il risultato è relativo, perché come abbiamo visto alla prima giornata non c’è stato un buon risultato, ma dal punto di vista della prestazione sono molto felice e orgogliosa, visto che ci abbiamo messo impegno, giocato palla a terra e fatto il nostro gioco. Siamo un gruppo nuovo, ma speriamo di continuare a crescere».

In quanto capitana ti va di mandare un messaggio alle tue compagne?
«Alle mie compagne dico di non mollare mai anche nei momenti difficili come questo, di non prendere mai la concentrazione, nonostante non giocheremo molte partite, di rimanere sempre sul pezzo per centrare l’obiettivo. Dico anche ad Alessia Giuffra, che purtroppo si è infortunata, di non mollare e di tornare in campo presto con noi».

Qual è la tua opinione sul Girone A di Serie C?
«Un girone molto competitivo, ho visto squadre molto impostate e con molta esperienza. Sicuramente sarà un campionato diverso da quello che abbiamo fatto l’anno scorso».

In che direzione sta andando il calcio femminile in Liguria?
«Secondo me sta sempre crescendo, ma deve farlo ancora di più ed avere più visibilità».

Come sei e cosa fai fuori dai campi di gioco?
«Sono una studentessa, sono al quarto anno di Liceo, sono solare, amo lo sport, stare coi miei anici e col mio fidanzato».

Hai già fissato qualche obiettivo per il tuo futuro?
«Il mio obiettivo è quello di giocare in Serie A e in Nazionale e fare del calcio il mio lavoro, poi uscire bene dalle superiori, fare una buona università, e conciliare il pallone con lo studio».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Genoa CFC e Giada Abate per la disponibilità.

Photo Credit: Genoa Cricket And Football Club

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.