Ilmuseodilino.com ha pubblicato un’interessante intervista a Gioia Masia, calciatrice che con la maglia della Torres ha vinto tutto in Italia: 3 campionati, 5 coppe Italia e 2 Supercoppe italiane. La giocatrice, classe ’77, milita ora nell’ ADS Formello Calcio Cross Roads, in serie C.

Prima domanda dove nasce la tua passione per il calcio e di conseguenza chi ti ha aiutato e chi invece voleva frenare questo tuo desiderio ?
Ho iniziato per strada con i miei amici, giocavo solo con i maschi. Non mi ha ostacolato nessuno anzi i miei genitori hanno sempre assecondato questa mia passione.

Cosa ti ricordi del tuo debutto calcistico ? In che ruoli hai giocato e il ruolo che prediligi di più e perché ?
Del mio esordio in serie A ricordo una notte insonne e tanta emozione. Ho iniziato come difensore e ho praticamente ricoperto tutti i ruoli, ma quello che prediligo è l’esterno di difesa o di centrocampo, si corre tanto ma da anche tantissime soddisfazioni.

Chi era la calciatrice/i a cui ti sei ispirata da bambina e perché ? 
Il mio idolo rimarrà sempre Giannella Pintus è la giocatrice da cui ho ereditato la maglia numero 5, lei avevo smesso per lavoro ed io ho preso il suo posto. Oltre che una compagna di squadra era ed è un amica.

Quali sacrifici e/o rinunce hai fatto per arrivare a essere una delle calciatrici più conosciute ?
Quando fai una cosa con passione e amore non si possono definire sacrifici, io facevo delle scelte quotidiane, amici o allenamento? Allenamento sempre e nei momenti liberi stavo con gli amici.

C’è qualche canzone particolare che ascolti per caricarti prima della gara e inoltre hai qualche rito scaramantico prima di entrare in campo ?
Non ho una canzone in particolare, quella dipende dal momento che vivo. Invece il rito scaramantico che ho sempre avuto è quello di indossare lo stesso completino intimo dalla prima all’ ultima partita.

Ultima domanda: calcisticamente parlando mi dici 3 sogni che hai nel cassetto e che vuoi raggiungere e perchè ?
Il primo sogno l’ho realizzato ed è stato quello di fare la calciatrice, il secondo è che sempre più bambine si possano avvicinare al calcio femminile e che i genitori non impediscano loro di inseguire il proprio sogno. Il terzo è che il calcio femminile in Italia possa occupare il posto che merita e che non venga più discriminato.

Credit Photo: Pagina Facebook Gioia Masia