Tra le realtà che partecipano al campionato di Eccellenza femminile figura il Parma, società emiliana cara al presidente Kyle Krause. La squadra guidata da Salvatore Reale, capitanata da Debora Fragni, vede in rosa, per il quinto anno, Giulia Fontanesi, centrocampista classe 2001. Abbiamo raggiunto, per qualche battuta, la calciatrice delle gialloblù originaria proprio di Parma.

Giulia come ti sei innamorata di questo sport?
“Mi sono innamorato di questo sport da piccolina, visto che ho sempre seguito mio fratello sui campi da calcio. A 6 anni, supportata dai miei genitori, ho provato a fare qualche allenamento e da lì, poi, non ho mai più smesso”.

Sei giovanissima ma hai dalla tua già diversi campionati importanti, che annate sono state quelle passate per te?
Ho iniziato nel Parma 5 anni fa facendo campionati di Serie C ed Eccellenza. Il fatto di esser stata sempre con ragazze più grandi mi ha aiutato a crescere molto sia tecnicamente che caratterialmente. Questa squadra rappresenta la mia crescita ed il sogno nel cassetto. Sono tante le amicizie che lego a questa maglia e tantissime le emozioni e le avventure che mi porto dentro“.

Come è andata l’ultima con la Juniores squadra di cui eri capitano?
L’ultima stagione è andata benissimo. Prima del lockdown eravamo seconde a pochi punti dalla prima, abbiamo fatto un ottimo campionato e sono sicura che ci saremmo tolte soddisfazioni importanti. Mi sono trovata benissimo, mi hanno accolto al meglio e devo dire che di gruppi uniti come quello dell’anno scorso ne ho visti pochi. Ad oggi sono felicissima del mio anno in juniores“.

Nel torneo di Eccellenza fermo, con quali ambizioni eravate ritornate in campo?
Ora siamo ferme in attesa che la situazione sanitaria migliori. L’ambizione che abbiamo è sicuramente quella di andare in Serie C e sono sicura al 100% che ci riusciremo, visto che ne abbiamo le capacità e siamo un’ottima squadra. Dato anche lo stop della stagione scorsa, la voglia di riprendere l’attività normalmente è tantissima e sono sicura che, quando sarà il momento, torneremo in campo più cariche che mai a prenderci ciò che deve essere nostro”.

Come valuti oggi il movimento del calcio femminile in Emilia Romagna?
Il movimento in Emilia-Romagna è cresciuto tantissimo, quando ho iniziato a giocare, 13 anni fa circa, c’era solo una squadra femminile a Parma e nei dintorni. Ad oggi le squadre di calcio femminile sono drasticamente aumentate e qualitativamente parlando, in generale non ovunque, il livello si è nettamente alzato. Io trovo che sia molto positiva la formazione di tantissimi settori giovanili, ovvero l’opportunità per tante ragazze e bimbe di iniziare a giocare da quando lo desiderano con opportunità di crescita in vista di un futuro”.

Ti dividi tra studio e campo. Nel futuro dove sogni di arrivare?
Sono dell’idea che se hai una passione, a prescindere da qualsiasi impegno, il tempo lo trovi, quindi non esistono limiti. Per questo il mio obiettivo è quello di arrivare più in alto possibile col Parma a prescindere da qualsiasi ostacolo, impegno e problema”.

Quale è l’emozione più importante che leghi a questo sport?
L’emozione più importante è stata sicuramente la vittoria del campionato e della coppa due anni fa. È stata un’emozione indescrivibile che spero e voglio assolutamente riprovare quest’anno, credo tantissimo in noi”.